L'ex Brigate Rosse Federica Saraceni, condannata per l'omicidio del giuslavorista Massimo D'Antona a 21 anni e sei mesi di reclusione, prende il reddito di cittadinanza. La 49enne romana – che si è detta sempre estranea al delitto – ogni mese, incassa un assegno di 623 euro. Il sussidio è regolare secondo l'Inps, in quanto l'ex brigatista ha i requisiti per ricevere il reddito fortemente voluto dal Movimento 5 Stelle.
Ovviamente, è scoppiato un putiferio, visto che si è scoperto che il provvedimento in teoria contro la povertà va a elargire denaro anche a ex criminali, assassini e violentatori.
Il padre della Saraceni, l'ex magistrato Luigi Saraceni difende la figlia, ai microfoni di Radio 24: "Federica è stata condannata per un errore".
Dunque aggiunge: "Prima di percepire il reddito di cittadinanza percepiva
il reddito d'inclusione […] Mia figlia ha commesso il più grave dei reati possibile: ma cosa ne facciamo di una persona che ha commesso questo reato? La buttiamo nella discarica? La mandiamo a fare la prostituta?".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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