Migranti, Renzi: "No isterie ed egoismi". Hollande: "Rispettare le regole Ue"

Incontro a Expo. Il premier italiano: "Serve un approccio non muscolare. Il tema degli immigrati non si affronta dicendo che è il problema di un solo Paese". Hollande: "La formula delle quote non ha senso"

Migranti, Renzi: "No isterie ed egoismi". Hollande: "Rispettare le regole Ue"

La visita del presidente francese François Hollande a Expo è stata l'occasione per un faccia a faccia con Renzi sul problema dei migranti, acuitosi negli ultimi mesi, fino alle forti tensioni di Ventimiglia. "Deve prevalere un binomio di solidarietà e responsabilità - ha ricordato Renzi in conferenza stampa -. No ad isterie e no ad egoismi di nessun genere. La priorità è fare prevalere le ragioni che ci uniscono". E ancora: "Il Consiglio europeo potrà dare una mano per risolvere il problema dell’immigrazione. Non è un problema italiano o francese, ma un problema europeo". Da parte sua Hollande ha ricordato che "l’Europa è un modo di vivere, e questo modo comprende una visione del mondo, un messaggio universale, ma anche una serie di regole". "Due sono i principi" che uniscono Italia e Francia "per affrontare il tema della migrazione", ossia la resposabilità cioè che "ognuno deve fare ciò che gli spetta" e poi "la solidarietà, siamo tutti insieme, uniti, non c'è un Paese che deve portare il fardello" dell'emergenza. E ancora: "Non è che perché l'Italia è a sud" allora deve assumersi tutto il peso. Quanto ai rimpatri "vanno fatti con mezzi europei. Non è compito dell’Italia assumersi da sola questa missione".

"In un tempo in cui qualcuno vorrebbe costruire muri - ha aggiunto Renzi - noi ci sforziamo di risolvere un tema che non finirà oggi, ma avremo davanti nei prossimi anni". Hollande però sembra non essere troppo disposto a venire incontro alle richieste dell'Italia: "La formula delle quote crea confusione, non ha nessun senso una quota per le persone che hanno diritto all'asilo, dobbiamo trovare altre formule". E prosegue: "La Francia è pronta a dare mezzi per poter procedere alla registrazione di alcune popolazioni". Su ciò che è avvenuto a Ventimiglia tiene a precisare: "Abbiamo voluto applicare le regole di Dublino 2". Sul punto specifico Renzi ha ribattuto: "Nessuna polemica con le forze politiche che l’hanno sottoscritto ma l’accordo di Dublino è quanto di più negativo per l’Italia". Tuttavia, ha aggiunto, "è un accordo e va rispettato".

Dopo l’apertura ufficiale della "Giornata nazionale della Francia" ad Expo, con i due inni nazionali, Hollande e Renzi si sono spostati a piedi lungo il decumano, la strada su cui sorgono i padiglioni dei Paesi che partecipano all’Esposizione universale. Qualche applauso e tanti tentativi di fotografarli da parte dei visitatori. Poi l'arrivo al padiglione francese. I due leader sono accolti dalla banda "Filarmonica di Villadossola". Con loro ci sono anche il ministro delle Politiche agricole Maurizio Martina e il suo omologo francese Stephane Le Foll.

"L’Expo qui a Milano è straordinario sotto ogni punto di vista", ha detto il presidente francese in conferenza stampa con Renzi al termine della visita. "Questo primo giorno d’estate è diventato per noi, grazie al lavoro dell’Italia, la festa della Francia. Stiamo preparando un dossier per la candidatura a una prossima esposizione universale e trarremo ispirazione da questo successo per la nostra candidatura. Ci avete fatto un regalo consentendoci di inaugurare il padiglione francese nel giorno più lungo dell’anno in modo da avere qualche secondo in più per vantare le nostre eccellenze".

Italia e Francia debbono tornare a dare un messaggio di positività e speranza nel dibattito europeo partendo dalla loro identità e condivisione di valori.

È il concetto espresso dal presidente del Consiglio italiano, che al riguardo ha citato quel "desiderio di unità e valore" che ha caratterizzò la sfilata dell’11 gennaio scorso a Parigi sulle note della Marsigliese, quando tutta l’Europa viveva una grande tragedia.

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