Fa solo passerelle. "Basta, chiacchierone"

Il premier passa da un tappeto rosso all'altro. Prima a Roma, poi a Milano. Chiusura a Genova contestato dai portuali

Fa solo passerelle. "Basta, chiacchierone"

Milano Passerelliamo? Sì, grazie. Scusate, ma quando il neologismo si impone, si impone. Tutto merito, o colpa, di Matteo Renzi. Che ieri, ha regalato agli italiani un nuovo, personalissimo, one-man-show . Partendo di prima mattina a Roma con una visita alla scuola di formazione degli 007 per l'inaugurazione dell'anno accademico, praticamente sottobraccio al presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Per proseguire poi alla volta di Milano (doppia passerella, la prima con battute e selfie al Salone del Mobile, la seconda con aria contrita e severa alla camera ardente per le vittime della strage) e concludere poi, nel tardo pomeriggio a Genova con una contestazione durante la visita alla nuova sede della Msc. I portuali hanno esposto uno striscione molto critico: «Renzi sei solo un chiacchierone. No al Jobs Act. I lavoratori vogliono sicurezza e occupazione».

Bilancio? Parecchi siparietti di colore, qualche migliaio di parole, un centinaio di rassicurazioni, una cinquantina fra previsioni e dichiarazioni programmatiche. Un maxi spot elettorale a uso e consumo delle Regionali, che preoccupano non poco il Pd e ancor più gli oppositori di Renzi in seno al Pd. Attenendoci rigorosamente ai virgolettati ecco alcuni scampoli della lunga giornata. Per esempio, se qualcuno pensava, fino a ieri, che il Salone del Mobile di Milano, ospitato al Polo fieristico di Rho (attesi 300mila visitatori da ogni parte del mondo) fosse «roba per fighetti» ecco che Matteo Renzi in apertura del suo discorso ufficiale, ha subito puntualizzato che «Chi pensa che il salone del Mobile sia una roba da fighetti non sa evidentemente che stiamo parlando di un simbolo dell'Italia e di un pezzo dell'economia con dati straordinari». Capito? In ogni caso Renzi si era preparato adeguatamente prima di parlare perché, praticamente sottobraccio, questa volta, al presidente di Federlegno Roberto Snaidero, non solo ha stretto le mani di molti imprenditori ed espositori, non solo ha scambiato battute con alcuni di loro, non solo non si è sottratto a decine di selfie chiesti da altrettanti visitatori del Salone, ma ha preso il suo tempo anche per documentarsi. Ha infatti acquistato un catalogo dell'esposizione (costo 30 euro) lasciando ben dieci euro di mancia alle hostess che, come se fossero con lui sulla passerella, glielo hanno venduto tra sorrisi e batter di ciglia. Molto piaciuta alla platea del Salone del Mobile, per i richiami al gioco dei giochi, anche la sua battuta sulla legge elettorale («dopo mesi passati a discutere abbiamo detto: basta si decide. Non è il Monopoli dove c'è la casella tornate al vicolo corto»). Quindi non tirate più i dadi, please , perché dovete seguirlo e inseguirlo su un altro scampolo di passerella: l'incontro, che caso, proprio a Rho-Fiera, di Renzi con i carabinieri che hanno arrestato Claudio Giardiello, l'uomo che ha ucciso le tre persone in tribunale a Milano. «È stato un modo - ha spiegato poi - per dire grazie a quegli italiani e ribadire che l'Italia è più grande delle nostre paure. Un piccolo gesto per riconoscere pubblicamente che le forze dell'ordine hanno ancora una volta dato una dimostrazione che c'è tanta abnegazione ed eroismo nel nostro Paese».

Poi l'omaggio alla camera ardente a Palazzo di Giustizia e l'abbraccio con i parenti delle vittime, ma nessuna proprio nessuna dichiarazione (quindi una passerella austera) e poi ancora il blitz a Genova (mica elettorale, per carità) per vedere i lavori di copertura del Bisagno. E poi dicono che non è faticoso sfilare.

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