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Fake news, se anche Napoleone può firmare la petizione di Renzi

Sul sito di Italia Viva, è possibile sottoscrivere una petizione contro le fake news. Peccato che non sia previsto alcun sistema di verifica delle firme. E infatti viene raccolta anche l'adesione del Giornale, fatta come "Napoleone Bonaparte"

Fake news, se anche Napoleone può firmare la petizione di Renzi

Tra i temi più dibattuti durante l'Internet Day, la giornata della rete che si è tenuta il 29 ottobre nel 50° anniversario del primo messaggio sulla rete Arpanet, non poteva mancare la lotta contro le fake news. Argomento che piace molto a sinistra, soprattutto a Matteo Renzi. Da tempo il fondatore e leader di Italia Viva lancia l'allarme contro il pericolo delle false informazioni diffuse sul web, oltre ai rischi derivanti dalla possibilità di utilizzare i social network in modo anonimo. Nelle ultime ore, su Twitter si è scatenato un feroce dibattito sulla proposta del senatore di Iv, Luigi Marattin, di una legge per obbligare chi si registra ai social network a fornire un valido documento d'identità. Idea che per qualcuno non mancherebbe di punti deboli, tanto da mettere a repentaglio - dicono i più critici - democrazia e libertà d'espressione. Valori, questi ultimi, alla base della petizione disponibile sul sito del partito di Renzi. "Basta fake: stop ai profili falsi sui social network", scrive Italia Viva a supporto del modulo di adesione.

"Proponiamo che anche i social network, per legge ed avvalendosi di autorità terze, possano esser messi nelle condizioni di garantire che ad un account corrisponda un nome ed un cognome di una persona reale, eventualmente rintracciabile in caso di violazioni di legge", si legge ancora sul sito del movimento renziano.

Di qui l'idea di indire una petizione a cui, con un semplice clic, possono aderire tutti. Ma proprio tutti. Compresi i personaggi morti o di fantasia. La petizione di Italia Viva che chiede lo "stop ai profili falsi" può essere sottoscritta da profili falsi? Proprio così. Da quando sui social si è sparsa la voce che tra coloro che avevano aderito c'era pure (sic!) Paolino Paperino, gli utenti si sono sbizzarriti a firmare con nomi e cognomi di fantasia. Anche noi abbiamo fatto lo stesso, optando per un grande classico come Napoleone Bonaparte. Compilato il modulo in tutte le sue parti e dato l'ok al trattamento dei dati personali, ci è comparsa una schermata con la scritta "grazie per avere sottoscritto". E la nostra firma, la numero 3.085, è stata correttamente acquisita dal sistema. E pensare che non solo i dati personali erano fasulli (nome, cognome e numero di telefono), ma anche l'indirizzo mail. Infatti, petizioni online simili a quella di Renzi sulle fake news - vedi Change.org - chiedono sempre la conferma di registrazione prima di conteggiare il "voto".

Petizione Italia Viva conferma

E invece l'adesione viene subito presa per buona, come se fosse sottoscritta da una persona vera. Niente male per una petizione che chiede lo "stop ai profili falsi". Nel frattempo, Italia Viva non ha ancora fatto nulla per riparare il bug. E il database continua a sommare adesioni inesistenti, come quella di Napoleone. Tra i primi sostenitori, assieme a Paperino, di Matteo Renzi.

Il quale però, per ovvi motivi, ha sempre preferito Pinocchio.

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