Fantoccio di Boldrini bruciato, ora la sinistra processa Salvini: "È un pericolo"

Il movimento "Giovani Padani" prende le distanze. Salvini si scusa: "È stata una sciocchezza". Ma per la sinistra è lui il colpevole: "Fomenta l'odio"

Fantoccio di Boldrini bruciato, ora la sinistra processa Salvini: "È un pericolo"

Non importa che Matteo Salvini e gli stessi vertici dei "Giovani padani" abbiano preso le distanze. La sinistra ha già iniziato il processo al leader leghista dopo che a Busto Arzisio è stato bruciato in piazza un fantoccio di Laura Boldrini. "È lui che iniziato a usare così simboli e parole di guerra - ha tuonato il piddì Emanuele Fiano - è un pericolo". "Chi brucia fantocci - ha fatto eco Pietro Grasso - ricorda chi bruciava i libri e il motivo per cui lo faceva". E anche per il partito di Angelino Alfano il rogo è la diretta conseguenza delle parole di Salvini: "È grave per chi aspira a guidare una coalizione di governo".

Ieri alcuni esponenti del movimento "Giovani Padani" della Lega di Busto Arsizio hanno bruciato un fantoccio della Boldrini nel tradizionale falò della Giobia. Il pupazzo, che è stato dato alle fiamme in piazzale Einaudi, aveva come faccia una fotografia della presidente della Camera ed era a bordo della nave "Costa Discordia" in partenza il 4 marzo per l'Africa con al timone Francesco Schettino. Nel corso della festa, una ricorrenza cittadina durante la quale per tradizione viene bruciato "il vecchio", sono stati gettati nel fuoco anche pupazzi che rappresentavano il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, e il premier Paolo Gentiloni. Al montare della polemica i vertici provinciale e cittadino della Lega di Varese hanno subito minimizzato parlando di "goliardia giovanile". "Il messaggio politico voleva intendere quello di voltare pagina - hanno spiegato - così come è stato fatto negli anni scorsi con altri rappresentanti politici".

La polizia ha subito avviato indagini per identificare gli ideatori del fantoccio e gli autori del rogo. Valuteranno, poi, se nei loro confronti siano configurabili ipotesi di reato. Nel frattempo il coordinamento federale del Movimento Giovani Padani di Milano si è dissociato dal falò e ha promesso di "emanare provvedimenti disciplinari verso i responsabili". Lo stesso Salvini l'ha bollata come una sciocchezza: "Il fuoco può essere tradizione e a me piacciono i falò ma bruciare un fantoccio così è un'idiozia".

Ma la polemica politica è montata comunque. E la sinistra punta proprio a colpire il leader del Carroccio. Il primo a farlo è proprio Fiano che lo accusa di aver "iniziato questo travisamento del rapporto con gli avversari e l'uso di simboli e di parole di guerra nel dibattito politico". Lo stesso fanno da Liberi e uguali che arrivano a ipotizzare l'istigazione all'odio: "Un atto fascista che fa ribrezzo". Anche la Boldrini ha colto l'occasione per attaccare Salvini.

Ed è tornata a chiedere a Salvini nuove scuse. "Non a me, non ne sarebbe capace - ha commentato - ma almeno ai cittadini di Busto Arsizio e a tutti gli italiani per la pessima figura che sta facendo fare al nostro Paese".

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