Napoli Gli ultimissimi in ordine di tempo sono otto esperti che guadagneranno 300 euro al giorno. Prima di loro ce ne sono stati però altri 994 in 353 giorni di mandato (esclusi i sabati, le domeniche e le festività). In pratica, ogni ventiquattr'ore nella Regione Campania del governatore Vincenzo De Luca vengono assegnate tre consulenze. E la statistica è in costante, quotidiano aggiornamento. A inizio settimana sono stati pubblicati sul Bollettino ufficiale gli ulteriori incarichi. Ma altri già sono in preparazione.
Nel dettaglio si tratta di due diversi conferimenti. Un gruppo di lavoro di quattro docenti dovrà valutare il programma di investimenti in materia di ricerca e sviluppo dell'Ente. Ciascun componente incasserà, come detto, 300 euro al giorno per la durata massima di dieci giorni. Un'altra «task force» dovrà invece occuparsi di biotecnologie: stesso numero di membri, stesso compenso per complessive 20 sedute però. Nessun bando pubblico, nessuna valutazione comparativa. I professionisti sono stati prescelti e «premiati» con compensi che vanno dai 3mila ai 6mila euro. «Nessun altro presidente di Regione sta facendo come lui. De Luca ha superato addirittura Bassolino, fermo a poco meno di due incarichi al giorno di media. A fine consiliatura scherza ma non troppo l'europarlamentare di Forza Italia Fulvio Martusciello il presidente del Pd avrà raggiunto qualcosa come 5mila consulenze. La popolazione di un piccolo paese della Campania. Lo chiameremo De Luca-land».
Le poltrone distribuite sono varie: dai commissari delle Camere di Commercio a quelli degli Istituti delle case popolari, dai dirigenti ai comitati di rappresentanza, dagli Osservatori ai consiglieri d'amministrazione, alla sanità. Alcuni contratti sono a titolo gratuito, ma la maggior parte rientra a pieno titolo negli ingranaggi di potere della vasta e ricca articolazione della macchina amministrativa regionale. Potere elettorale, soprattutto. «Tra sprechi, staffisti, cartelloni pubblicitari e nomine di ogni tipo aggiunge il responsabile nazionale Fi Politiche per il Sud, Severino Nappi la stagione di De Luca ha già mandato in soffitta il rigore, la credibilità e le buone prassi adottate da noi». Un esempio: «Ultimo Coscioni, il suo delegato indagato, che per magia diventa primario a Salerno, nonostante sia stato rinviato a giudizio per tentata concussione proprio sui manager della sanità». Sulla comunicazione istituzionale lo Sceriffo che si è fatto Faraone punta da sempre. Napoli è ancora tappezzata dai manifesti che inneggiano a immaginifici risultati di governo. Tutti facilmente sconfessabili dalle classifiche nazionali. Nel 2016, De Luca ha impegnato quasi 1,5 milioni di euro. Un anno prima, il suo predecessore Stefano Caldoro appena 40mila. La macchina della propaganda deluchiana costa, e tanto; nonostante l'insofferenza dimostrata in più occasioni contro giornalisti e opinionisti che gli contestano gli eccessi dell'azione amministrativa. A cominciare dagli uffici di diretta collaborazione del presidente.
Circa 300mila euro di stipendi all'anno per il Minculpop di Palazzo Santa Lucia: buste paga di 150mila euro per l'addetto stampa e di 145mila per il delegato alla comunicazione web. Un perito elettrotecnico, quest'ultimo, che si occupa delle dichiarazioni sui social dell'ex sindaco di Salerno; e che prima era manager della raccolta pubblicitaria per una piccola emittente locale.
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