Addirittura l'arresto di un importante autore, Casimiro Lieto. Non c'è mai pace in questa Rai. Ieri, mentre l'amministratore delegato Fabrizio Salini illustrava il mirabolante futuro tecnologico della tv di Stato in un incontro al Mia Market in corso a Roma, le agenzie battevano la notizia della clamorosa operazione della Guardia di Finanza di Salerno che ha portato in manette l'autore, caro amico di Matteo Salvini ed Elisa Isoardi, insieme ai giudici tributari e ad alcuni imprenditori del salernitano e dell'avellinese. Lieto, responsabile della produzione di importanti programmi, da «La prova del cuoco» a «La vita in diretta», ma da un po' di tempo allontanato da quest'ultima, e arrivato a un passo dalle direzioni di Raiuno e Raidue, è accusato di aver promesso un posto di lavoro in Rai al figlio di Ferdinando Spanò, presidente di una commissione tributaria a Salerno. Posto che comunque venne rifiutato dall'interessato. In cambio Lieto avrebbe ricevuto un trattamento di favore per risolvere un procedimento tributario a suo carico di 230mila euro relativo all'anno 2017.
L'inchiesta, denominata «Ground Zero 2» che ha portato ieri all'arresto di 7 persone (e a maggio di altre 14), riguarda la corruzione in atti giudiziari per ottenere delle sentenze favorevoli. Nell'ordinanza di custodia cautelare firmata dal Gip del tribunale di Salerno, Pietro Indinnimeo, è inserita anche una telefonata di Lieto di ringraziamento al giudice titolare del suo caso in cui festeggia: «Abbiamo fatto gol». La mediazione tra Lieto e Spanò è stata fatta da Antonio Mauriello, ex giudice tributario a Salerno, pure arrestato oggi. Lo stesso Spanò ha raccontato agli inquirenti che Mauriello lo aveva chiamato nuovamente per una questione che riguardava Lieto relativa alla annualità 2018.
L'ad della Rai Salini, ieri subito dopo aver appreso la notizia, ha avviato l'iter per la risoluzione del contratto di collaborazione, perché l'autore, pur avendo lavorato per una trentina d'anni a moltissimi programmi, da Sanremo a Kilimangiaro all'ultima Miss Italia, non è un dipendente della tv pubblica.
Casimiro, avellinese, classe 1963, giornalista pubblicista, è stato alla ribalta lo scorso anno nella battaglia delle nomine per le direzioni di rete con l'avvento del governo Lega-5 Stelle. Amico della Isoardi, suo autore storico nei programmi della mattina, tramite lei era entrato anche nelle grazie di Salvini quando la conduttrice e il leader della Lega erano fidanzati. Per lui era stata ipotizzata la poltrona di Raiuno o, in alternativa, di Raidue, ma l'operazione era stata considerata talmente scandalosa (l'ad Salini si era opposto insieme ai 5 Stelle), che alla fine non se ne è fatto nulla e sullo scranno di Raiuno è andata Teresa De Santis, pure vicina alla Lega, e su quello di Raidue Carlo Freccero. Comunque a Casimiro erano rimasti importanti incarichi come responsabile dei contenuti prima della «Prova del cuoco» e poi di «Vita in diretta». Da quest'ultima è stato allontanato all'inizio della stagione autunnale per gli scarsi risultati della trasmissione, ma forse anche perché qualcuno dentro la Rai aveva subodorato qualcosa di poco chiaro. Era quindi stato assegnato a «La domenica Ventura», la trasmissione domenicale di Raidue con Simona Ventura, da cui ora è stato immediatamente tolto.
Il primo a indignarsi per quanto accaduto è stato Michele Anzaldi, da sempre fustigatore dei malcostumi della tv di Stato, che a suo tempo ha presentato numerose interrogazioni sulla questione Lieto.
«Giusto essere garantisti fino al terzo grado di giudizio - ha detto
il segretario della Commissione di Vigilanza Rai - ma è evidente che le notizie che arrivano dalla Procura di Salerno hanno conseguenze pesanti sulla programmazione del principale canale Rai». E, certamente, non ha torto.
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