Nubi sull'Italia. E sulla sua permanenza in Europa alla fine della pandemia. «L'Italia è più in pericolo di quanto pensi l'Eurozona», titola il Financial Times l'editoriale di Wolfang Munchau. L'Unione europea rischia di uscire indebolita dall'emergenza Covid19 e soprattutto di perdere il nostro Paese sotto il vento dell'euroscetticismo che «non scomparirà» con la fine del lockdown, anzi. Secondo la storica firma del quotidiano della City riprenderà vigore. I coronabond, strumenti di debito comune per sostenere la ripresa chiesti dal premier italiano Giuseppe Conte, ma negati dalla Germania e dagli altri nordici, il crollo del Pil e l'aumento del debito pubblico accentueranno il sentimento di ostilità a sfiducia verso l'istituzione. Tanto che Munchau non esclude l'Italexit: «Non è un evento probabile», ma «neanche la Brexit lo era. Come accadde in Gran Bretagna, gli italiani stanno iniziando a incolpare l'Ue per tutto ciò che non va». Di certo «il Movimento 5 Stelle potrebbe vedere un'opportunità di rivitalizzare il suo consenso in discesa giocando sul sentimento anti-Ue».
Il problema di Roma non è lo spread, secondo l'opinionista, ma il nostro rapporto debito Pil, che con l'emergenza dal 136% potrebbe schizzare al 180%, stanti la previsione di calo del Pil del 10% e un aumento del debito del 20%. Quindi «cosa dovrebbe fare l'Italia?» si chiede Munchau, con scarsa fiducia in quello che riusciranno a concludere i leader al vertice Ue del 23 aprile, dove si dovrà discutere dei possibili aiuti europei «per un fondo di ristrutturazione».
Tre gli scenari. L'Italia potrebbe ricorrere al Mes, ma resta una incognita perché «non sembra esserci una maggioranza nel Parlamento italiano per il sostegno a quella soluzione». Né è chiaro se la Bce accetterà di «attivare l'Omt» (Outright monetary transactions, il piano «invocato dall'ex presidente Mario Draghi per l'acquisto diretto da parte della Bce di titoli di Stato emessi dai Paesi in crisi». L'alternativa sarebbe di accettare un default pilotato con una ristrutturazione del debito. «Ciò - spiega - potrebbe essere compatibile con l'adesione all'area dell'euro, ma richiederebbe il coinvolgimento della Bce». E poi ad alto rischio sarebbero, nota il Ft, le banche italiane «poiché detengono gran parte del debito sovrano italiano, e il default potrebbe portare a fallimenti bancari».
Di certo ora come ora è la Bce, secondo Munchau, la salvezza dell'Italia. Per quest'anno. Con il suo programma di azione per la pandemia farà quanto serve per tamponare l'emergenza. Ma poi? Il terzo scenario non escluso dal Ft è l'uscita dell'Italia dall'eurozona: «improbabile» secondo Munchau quanto lo era quella della Gran Bretagna dall'Ue. Lo scetticismo verso l'Unione Europea riprenderà fiato «con le riaperture» e con la fine del lockdown, dando al M5s la possibilità di riconquistare fette di consenso perse, secondo l'opinionista.
Un allarme che aveva lanciato in una intervista allo stesso giornale pochi giorni fa il presidente francese Emmanuel Macron: «Se non facciamo questo oggi - aveva detto sui coronabond - io vi dico che i populisti vinceranno oggi, domani, dopodomani, in Italia, in Spagna, forse in Francia e altrove».
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