Finmeccanica, condanne annullate: processo da rifare

La Cassazione: vizio procedurale. In primo grado i vertici della holding erano stati assolti

L'ex ad di Finmeccanica Giuseppe Orsi
L'ex ad di Finmeccanica Giuseppe Orsi

Roma Tutto da rifare. La Cassazione ha annullato con rinvio la sentenza della Corte d'appello che aveva condannato l'ex Ad di Finmeccanica, Giuseppe Orsi, e l'ex Ad della AgustaWestland - controllata del Gruppo - Bruno Spagnolini, per la presunta tangente pagata in India nel 2010 per «oliare» l'amministrazione e ottenere una ricca commessa (560 milioni di euro) per la fornitura di dodici elicotteri al governo di Nuova Delhi.

Processati a Busto Arsizio per corruzione internazionale e false fatturazioni, in primo grado i due amministratori delegati erano stati assolti dal reato più grave, e condannati a due anni per il secondo capo di imputazione. Il verdetto era stato però ribaltato in secondo grado, a Milano, lo scorso 7 aprile. Quando i vertici di Finmeccanica e AgustaWestland erano stati trovati colpevoli dalla Corte d'Appello per entrambi i reati, e condannati a quattro anni e sei mesi di reclusione Orsi, e a quattro anni Spagnolini.

In Cassazione, ieri mattina, il pg Enrico Delehaye aveva chiesto l'annullamento di entrambe le condanne per un vizio procedurale rilevato nel processo d'appello: a Milano era stato infatti contestato un capo di imputazione per corruzione internazionale diverso (corruzione per atto conforme ai doveri d'ufficio) rispetto a quello ipotizzato nel procedimento di primo grado (corruzione per atto contrario ai doveri d'ufficio). E in serata la terza sezione della Suprema corte ha accolto la richiesta del procuratore generale (mentre i difensori dei due imputati, rilevando la stessa difformità, avevano chiesto l'annullamento senza rinvio), con un verdetto che rimanda tutto a un nuovo processo d'appello che si dovrà svolgere a Milano.

La decisione della Cassazione arriva a una settimana dai tre arresti eccellenti in India, dove sono finiti in manette nella

capitale Nuova Delhi i presunti beneficiari della tangente, tra cui l'ex capo di stato maggiore dell'aeronautica Sashi Tyagi. Quanto all'appello-bis, il rischio prescrizione, che dovrebbe scattare a marzo, è dietro l'angolo.

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