Firenze per ricevere Bergoglio sfratta i negozianti

Commercianti costretti a smobilitare di tasca propria: salasso da 50mila euro

Firenze per ricevere Bergoglio sfratta i negozianti

Al netto dei pensieri per gli sviluppi della vicenda Vatileaks, all'Angelus di domenica Papa Francesco ha annunciato che sarebbe arrivato a Firenze «con gioia». E di sicuro con altrettanta gioia la città si è preparata ad accogliere l'amato Bergoglio. Quasi tutta la città, almeno, perché ci sono commercianti per i quali la prima visita toscana del pontefice significa un esborso netto di quasi 5.000 euro a testa. A tanto ammontano infatti le operazioni di smontaggio dei dehors , trasporto, stoccaggio in magazzino e rimontaggio che gli esercizi commerciali di via dei Servi - nel cuore del centro storico del capoluogo - hanno dovuto pagare di tasca propria, senza contare il mancato guadagno di quella giornata lavorativa. A conti fatti, una spesa di circa 50mila euro di cui con tutta probabilità nessuno potrà mai risarcire i commercianti fiorentini, nonostante l'assessore allo sviluppo economico abbia lasciato una porta aperta verso ipotesi di compensazioni future.

Papa Francesco arriva oggi in una Firenze festante ma allo stesso tempo blindata: nei giorni scorsi una task force tra Comune, gendarmeria vaticana e ministero dell'Interno ha definito il piano di sicurezza e individuato le strade e le aree cittadine dove transiterà il Santo Padre. E qui viene il problema, soprattutto per una decina di attività commerciali di via dei Servi: dal momento che la strada è troppo stretta per consentire il passaggio della papamobile in piena sicurezza, il protocollo ha previsto per i pubblici esercizi la rimozione delle pedane a proprio carico, pena l'intervento coatto delle autorità e il «giro» della relativa fattura. La decisione è stata comunicata a bar e ristoranti per mail da una nota informativa del Comune, sulla base delle richieste avanzate dalla Questura fiorentina. Nonostante i commercianti sperino ancora in sgravi futuri sulle tasse locali, il regolamento di Palazzo Vecchio è ferreo: per motivi di interesse pubblico l'amministrazione può sospendere autorizzazioni e concessioni «senza che il titolare possa vantare alcun diritto di rimborso, riduzione del canone o qualsiasi altra forma di indennizzo».

Confesercenti parla di «disagio assoluto» per quelle strutture, ma davanti a un evento epocale come la visita del Papa non resta che fare spallucce e adeguarsi. Più dura da digerire è per i commercianti di via dei Servi, chiamati a pagare tariffe per il suolo pubblico tutt'altro che economiche. Per le attività nel resto del centro storico i disagi sono minori: in tutte le principali strade del cuore della città le pedane non dovranno essere smontate, ma dovranno restare chiuse dalle 8 alle 18. Andranno invece rimossi tavolini, arredi urbani, attrezzature, chioschi, banchi ambulanti e quant'altro, mentre ogni autorizzazione ad occupare il suolo pubblico è stata sospesa.

E se in città sono arrivati anche cecchini piazzati sui tetti, come da protocollo, già ieri mattina la gendarmeria vaticana si è trovata impegnata in via incidentale, sventando un tentativo di borseggio da parte di una donna straniera ai danni di una turista orientale.

Commenti
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica