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Flessibilità, Ue contro l'Italia: "Prima le riforme promesse"

Il neo commissario agli Affari economici Katainen subito all'attacco: "No a letture creative del Patto". Ma il governo Renzi: "Cosa è giusto non lo decide certo lui"

Flessibilità, Ue contro l'Italia: "Prima le riforme promesse"

Il finlandese Jyrki Katainen è da poco diventato commissario europeo per gli Affari economici e monetari. Ma non ha perso tempo a impallinare l'Italia. "Discutere di una maggiore flessibilità nell’interpretazione del Patto di Stabilità è pericoloso - avverte - è un dibattito sbagliato". Quindi la bordata: "Per l’Italia è più importante varare finalmente le importanti riforme promesse dagli ultimi governi". Una posizione che non solo sconfessa la posizione del neo presidente della Commissione Ue Jean Claude Jucker, ma che mette anche in dubbio le rassicurazione della cancelliera Angela Merkel proprio in tema di flessibilità.

Nell’intervenire nel dibattito su un possibile allentamento delle norme di rigore Katainen non usa certo mezzi termini. In un'intervista che apparirà domani sul giornale tedesco Die Welt, il commissario finlandese ha spiegato di voler "evitare qualsiasi ipotesi sulla possibilità di trovare un modo creativo per eludere" il Patto di stabilità. In risposta alle richieste di flessibilità avanzate dal premier Matteo Renzi, Katainen ricorda che "i due precedenti governi (italiani) hanno varato importanti riforme e l’attuale esecutivo ha obiettivi ambiziosi. Ma sarebbe d’aiuto se si realizzasse ciò su cui si è già trovato un accordo".

"Le medicine fanno bene solo se vengono assunte", avverte l’ex premier finlandese che sostituirà il connazionale Olli Rehn anche nella prossima Commissione Juncker. Katainen si conferma contrario a misure di stimolo dell’economia che passino attraverso una crescita del debito: "Le possono varare solo quei paesi che possono permetterselo. E nell’Eurozona ci sono paesi vulnerabili che non possono farlo». «La loro crescita debole non è solo un problema ciclico, ma è il risultato di una scarsa competitività". E, conclude Katainen, contro questo dato "non sono di nessun aiuto misure" del genere.

Il sottosegretario con delega all’Ue Sandro Gozi non ha certo gradito la posizione di Katainen. E ha risposto a stretto giro: "Con tutto il rispetto per Katainen, ciò che è giusto e ciò che è sbagliato in Europa non lo dice il commissario pro tempore finlandese, ma il Consiglio dell’Unione europea.

E il Consiglio ha parlato chiaro su crescita e flessibilità, di solo rigore l’Europa non campa".

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