«Giù le mani dal dottor Zuccaro». Nel giorno in cui il procuratore di Catania davanti alla Commissione Difesa del Senato ribadisce che esistono fondati sospetti sui legami tra alcune organizzazioni non governative e i trafficanti di uomini, Forza Italia si presenta in sala stampa alla Camera e difende con forza il magistrato. Un affondo che fa il paio con le critiche alla visita di George Soros a Palazzo Chigi.
«Stupisce molto leggere che Gentiloni ha ricevuto oggi il multimiliardario» attacca Lucio Malan. «Soros fu per sua stessa ammissione il protagonista delle speculazioni che nel 1992 causarono una svalutazione della lira del 30% e la dissipazione di 40mila miliardi di lire di riserve valutarie, oggi sostiene apertamente la più ampia immigrazione verso l'Italia. Sarebbe interessante sapere la ragione e il contenuto di questo colloquio, non preannunciato e non segnalato». Ed Elvira Savino preannuncia una interrogazione di Forza Italia al premier per chiedere i motivi della visita.
I riflettori, però, restano puntati sulla questione Ong. «Non si capisce da dove traggano risorse, 5-6 milioni all'anno per ogni nave, le 13, 14, 15 Ong che operano nel Mediterraneo» si chiedono i capigruppo, Parolo Romani e Renato Brunetta insieme a Laura Ravetto, Maurizio Gasparri ed Elio Vito. «Molte di queste, soprattutto quelle di più recente nascita, non hanno bilanci chiari, sono oscure come missione, come finalità. Dalla seconda metà del 2016 è intervenuto un radicale cambiamento dei flussi e dei trasporti dei migranti: non più carrette, non più scafisti ma gommoni, con gli immigrati stessi alla guida, e l'uso di gommoni ad affondamento predeterminato, cioè a 4-5 miglia dalla costa».
«Guarda caso proprio dalla seconda metà del 2016, si palesano le Ong che operano vicinissime alla costa, che fanno in gran parte l'opera di salvataggio. Che ci sia un rapporto tra cambiamenti delle modalità del trasporto criminale dei clandestini e la presenza delle Ong è temporalmente chiaro e certificato, e va assolutamente accertato dal punto di vista delle responsabilità. Noi chiediamo che il governo intervenga, non metta la testa sotto la sabbia e utilizzi i Servizi, non si capisce altrimenti a cosa possano servire».
La richiesta di Forza Italia è chiara: parte dell'enorme ammontare di risorse stanziate nel Def - 4,6 miliardi - venga usato per contrastare queste attività. Oltre al fatto, spiega Laura Ravetto, presidente del Comitato Schengen, che due Ong tedesche si sono rifiutate di presentarsi in parlamento e bisogna chiarire perché «le navi delle Ong non abbiano la bandiera del loro Paese d'origine». Insomma occhi aperti, perché come fa notare Maurizio Gasparri «i soldi stanziati col Def sono una occasione grandiosa per le organizzazioni mafiose» e tutto il meccanismo «è costellato di crimini» per dirla con Lucio Malan. Senza dimenticare l'approccio mediatico alla questione, con il senatore Bruno Alicata che fa notare come sia stata creata la falsa notizia di un «dissidio tra la Procura di Siracusa e di Catania, dissidio che non esiste».
Si muove anche il Movimento 5 Stelle che chiede di «estendere le funzioni di polizia giudiziaria - oggi circoscritte - al personale della Marina e della
Guardia Costiera, impegnato in mare». Ma anche di consentire alle Procure di avvalersi della Polizia Giudiziaria a bordo di navi della guardia costiera e navi militari per monitorare le eventuali relazioni tra Ong e scafisti.
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