Foto osè e strani affari: il Csm indaga su Trani

Nel mirino la Procura che indagò sulle agenzie di rating. Due toghe verso il trasferimento

Foto osè e strani affari: il Csm indaga su Trani

Roma - Sulla Procura di Trani, piccolo ufficio giudiziario ma sempre alla ribalta per clamorose inchieste mediatiche finite per lo più nel nulla, sta indagando il Csm.

L'ennesimo polverone, dopo quello sollevato lo scorso luglio dalla foto pubblicata proprio dal Giornale che ritraeva l'avvocato di uno dei capostazione indagati per il disastro ferroviario di Andria intento a leccare ad una festa il piede della pm titolare dell'inchiesta sull'incidente. I giudici del Consiglio superiore della magistratura hanno aperto un fascicolo per valutare il trasferimento d'ufficio per incompatibilità ambientale di due sostituti procuratori, Antonio Savasta e Luigi Scimè. La prima commissione gli contesta una «lesione» all'immagine di «indipendenza e imparzialità» della magistratura.

Del protagonismo di certe toghe pugliesi si è spesso parlato, così come delle perplessità sulla competenza territoriale ad aprire inchieste sui temi più disparati, da Deutsche Bank alle agenzie di rating, dai vaccini a Berlusconi. Ora il Csm vuole accertare se c'è qualcosa di vero in quanto denunciato in una serie di esposti anonimi e raccontato anche in un romanzo di un ex gip di Trani, Roberto Oliveri del Castillo, che sarà pure frutto di fantasia, come sostiene l'autore, ma ricalca in maniera impressionante i fatti riportati in alcuni di quegli esposti che svelano intrecci tra magistrati, avvocati e imprenditori. La notizia pubblicata sulle pagine locali di Repubblica non stupisce chi segue le vicende dell'attivissima Procura di provincia, al centro di un fuoco incrociato di veleni e polemiche, che in meno di due anni ha collezionato una decina di esposti al Csm. Anonimi, ma dettagliati, dove si evidenzia «l'esistenza di una rete di conoscenze tra sostituti procuratori, avvocati, appartenenti alle forze dell'ordine, amministratori locali e alcuni imprenditori». Questi intrecci, secondo chi scrive gli esposti, non sarebbero estranei all'andamento di certe indagini, frenate o accelerate all'occorrenza. Il Csm stava già indagando su Frammenti di storie semplici, il libro di Olivieri del Castillo, e sugli episodi raccontati dall'autore che, seppur con nomi e riferimenti geografici di fantasia, erano perfettamente sovrapponibili a fatti e personaggi reali.

Difficile, per esempio, non pensare a Savasta leggendo la storia di una masseria comprata da un tal «Cricco» quando il pm tranese possiede una masseria acquistata tra varie vicissitudini giudiziarie.

I giudici di palazzo dei Marescialli stanno esaminando anche questa vicenda, oltre al ruolo e agli incarichi di alcuni parenti dei pm. Nel mirino anche alcune indagini eclatanti, finite sempre con un'archiviazione.

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