"Gabrielli umiliato dal codardo Salvini". Ma la polizia zittisce Saviano

Saviano attacca ancora a testa bassa: "Salvini è un pericolo per la democrazia". Poi insulta Gabrielli. Interviene il Dipartimento della pubblica sicurezza

"Gabrielli umiliato dal codardo Salvini". Ma la polizia zittisce Saviano

Il Dipartimento della pubblica sicurezza non ci sta a farsi tirare in mezzo da Roberto Saviano nelle sue invettive contro Matteo Salvini. E, dopo l'ennesima entrata a gamba tesa dell'autore di Gomorra (guarda il video), è stato pubblicato un comunicato per invitarlo a "non coinvolgere il capo della Polizia", Franco Gabrielli, "in questa diatriba" con il ministro dell'Interno.

Nel nuovo episodio di My Way, il format di Fanpage.it, Saviano intima a Salvini di "togliere il prima possibile" la divisa della polizia. Non è la prima volta che lo scrittore muove un attacco del genere al vicepremier leghista. Ormai è un disco rotto che stona sempre la stessa musica. Questa volta, però, lo ha fatto provando a tirare per la giacca pure Gabrielli. Che ovviamente non ha affatto gradito l'attacco. "Molti poliziotti pensano che quello sia un gesto di vicinanza, ma non lo è - attacca Saviano - è un abuso, un attentato alla democrazia - denuncia, poi - perché Salvini si intesta l'istituzione come volesse dire a tutti 'io sono la polizia'".

Nella sua invettiva contro Salvini, Saviano lancia persino un allarme: "Non bisogna cadere nella trappola di credere che sia un gesto di solidarietà, perché è un gesto di intimidazione". E aggiunge: "È assolutamente necessario che intervengano le massime autorità di questo Paese, perché è in pericolo la democrazia. Salvini sta dicendo che il capo della polizia non conta nulla? Sta trasformando la polizia in una sua squadra politica?". Poi, non contento, si accanisce su Twitter esprimendo "solidarietà al capo della Polizia Gabrielli, umiliato quotidianamente da un codardo alle cui dipendenze è costretto".

Il tweet non è certo passato inosservato. Nel Dipartimento della pubblica sicurezza deve aver creato non pochi fastidi. Tanto che all'agenzia AdnKronos ha subito fatto sapere che Saviano non deve in alcun modo trascinare Gabrielli "in questa diatriba".

È stato anche rimarcato che "il capo della Polizia non si sente né umiliato, né delegittimato nelle sue prerogative, minimamente intaccate dal ministro dell'Interno, come sancite dalla legge e non come immaginate secondo i desideri dei singoli".

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