Gb, ergastolo per chi uccide se alla guida con il cellulare

La stretta in un progetto di legge del governo inglese Carcere a vita, come per chi è ubriaco o drogato

L'assassino è nelle tue mani. Credi sia convinto sia un amico con cui parlare, ridere, scherzare, invece è il tuo peggiore nemico. Peggio potrebbe essere il tuo giustiziere. Il cellulare, il telefonino, l'sms che non puoi fare a meno di mandare, proprio in quel momento, mentre guidi, come se fosse una questione di vita o di morte in realtà lo è ma solo per colpa tua. Guidare parlando al telefonino, o peggio scrivendo un sms, in Inghilterra non sarà più un'abitudine sbagliata ma un reato come sparare sulla folla, compiere una strage, provocare un massacro. E come tale dovrà essere punita: con l'ergastolo. La Gran Bretagna ha deciso la tolleranza zero contro gli automobilisti malati di smartphone. Se provochi un incidente mortale chiacchierando con l'amica o organizzandoti la serata sei finito. Sarà fine pena mai. Lo prevede una proposta sposata dal ministro dei Trasporti, Chris Grayling, e destinata a essere annunciata in settimana dal governo.

Secondo quanto anticipa oggi il Sunday Telegraph, citando fonti governative, si tratta di «mandare un messaggio chiaro», molto più chiaro di quello che potresti mandare dal cellulare, ai molti automobilisti che continuano a comportarsi in modo pericoloso a dispetto degli episodi di cronaca e delle campagne educative, oltre che di rispondere alle sollecitazioni delle famiglie delle vittime della strada.

La proposta contiene nuove «linee guida» normative, con l'innalzamento della pena massima prevista per chi sia riconosciuto colpevole di guida pericolosa e abbia causato la morte di altre persone da 14 anni fino al carcere a vita. Solo nel 2015, 122 persone sono state condannate nel Regno Unito per aver provocato incidenti mentre erano al volante e contemporaneamente telefonavano.

Che il cellulare alla guida sia un problema enorme per la sicurezza stradale del resto è noto anche da noi. La polizia predica, spesso senza effetto alcuno, da sempre, Tim ha lanciato diverse campagne sul tema «non digitare mentre guidi». Appelli continui, campagne di sensibilizzazioni, spesso cadute nel vuoto. Viaggi, digiti, e chi se ne frega, mica penserai che succeda qualcosa proprio a me.

Lo stesso Delrio, ministro di Infrastrutture e trasporti ha riassunto il problema in un dato agghiacciante: «L'ottanta per cento degli incidenti stradali gravi derivano dall'uso del cellulare alla guida». Un numero spaventoso e tutto sommato imprevedibile ma che chiarisce bene le dimensioni del fenomeno. Anche da noi c'è chi chiede da tempo provvedimenti urgenti, senza arrivare all'ergastolo, ma è evidente che in Gran Bretagna, in Italia, ma anche nel resto dell'Europa siamo di fronte ad una nuova piaga sociale.

L'aumento degli incidenti stradali registrato negli ultimi anni, con il tragico bilancio di morti e feriti che si porta dietro, arriva quindi dall'abitudine di non staccarsi dal telefono nemmeno quando si è alla guida. Ora non si scherza più.

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