Gentiloni: "Sul fondo salva-stati la polemica danneggia i mercati"

Lo ha dichiarato l'ex premier e prossimo commissario europeo all'economia dalla festa del giornale Il Foglio, che poi ha attaccato Matteo Salvini

Gentiloni: "Sul fondo salva-stati la polemica danneggia i mercati"

Manca ancora qualche giorno dall'ufficializzazione della sua nomina a nuovo commissario europeo agli affari economici ma Paolo Gentiloni non perde tempo e dalle dalla "Festa Fogliantè" del giornale Il Foglio, in corso oggi a Firenze, inizia già a definire la sua posizione dalla nuova poltrona europea.

"Gli obiettivi che mi pongo sono due: trasformare lo slogan del green deal in una vera transizione politica a livello europeo" e "arrivare a un coordinamento delle politiche fiscali e di bilancio che oggi non c'è in Ue, e per questo serve un immenso lavoro politico per evitare che le divisioni si consolidino e diventino irreversibili".

Il tema delle politiche fiscali comuni è un chiaro riferimento alle posizioni assunte da Mario Draghi durante il suo mandato da governatore della Banca Centrale Europea. Inoltre, queste dichiarazioni fanno da sponda a chi di Draghi è successore, Christine Lagarde, che negli scorsi giorni aveva posto all'ordine del giorno del board dell'EuroTower proprio questo tema.

Oltre al tema della politica fiscale comune altro questione spinosa è il Fondo Salva-Stati, dopo le dichiarazioni di Matteo Salvini che si ha rilasciato dichiarazioni forti contro la riforma del Meccanismo europeo di Stabilità (Mes). Per l'ex premier del Pd, queste polemiche danneggiano i mercati e il nostro Paese: "Dovremmo smetterla di farci del male da soli perché poi ci sono conseguenze sui mercati". "Fa bene Gualteri - continua l'esponente del Pd - a difendere quell'accordo. È singolare che chi come Salvini di quel governo ha fatto parte, lo attacchi. Fa parte di una serie di azioni contro la Ue di cui dobbiamo essere molto preoccupati".

Poi, dalla difesa del Mes si passa all'attacco del leader della Lega: "Senza far torto a Salvini, ci sono tanti leader sovranisti e populisti che hanno influenza maggiore di Salvini in Europa. Quella posizione, chiamiamola sovranista, è posizione minoritaria, che ha meno del 20 per cento, forse il 15 per cento, dei consensi. Ma attenzione a non considerare chiusa questa vicenda, perché se è vero che l'Europa ha almeno potenzialmente quel ruolo unico ed insostituibile di attore globale protagonista, e anche vero che sono guai a fare la parte dei sonnambuli del 1903, che non videro arrivare quell'onda che si propagò molto rapidamente".

Poi l’ex presidente del consiglio conclude, "Siamo in una fase in cui le dinamiche sono tutte dinamiche che vorrebbero trasformare l'Europa nel loro campo di

battaglia".

Intanto, il commissario europeo uscente agli affari economici, Pierre Moscovici, in un punto stampa ha dichiarato di essere "Felice che il mio successore sia Paolo Gentiloni".

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