"Di Maio non conta più un c..., il leader incaricato sarà Matteo Salvini". Così il capogruppo della Lega alla Camera, Giancarlo Giorgetti, interpellato dai cronisti a Montecitorio risponde a chi gli chiede se si stiano recando negli uffici del capo politico del Movimento Cinque stelle. Alla domanda se il Quirinale sia d'accordo, Giorgetti risponde: "Accenderemo la luce".
Poco tempo dopo Salvini ha precisato: "Quella di Giorgetti era una battuta in ascensore". E fonti della Lega hanno poi precisato che le dichiarazioni riportate da alcune agenzie di stampa su Luigi Di Maio "non corrispondono al pensiero" di Giancarlo Giorgetti e alla linea della Lega. A quanto si riferisce, quella di Giorgetti era una semplice "battuta" per "sviare i cronisti dall'incontro con il capo politico dei 5 stelle" avvenuto pochi minuti dopo.
Oggi il centrodestra ha respinto in modo compatto il tentativo del grillino di dividere la coalizione con l'offerta di un esecutivo con la Lega e senza Forza Italia. Silvio Berlusconi, Matteo Salvini e Giorgia Meloni hanno ribadito l'unità del centrodestra e l'intenzione di chiedere un incarico di governo per la coalizione che ha raccolto più voti alle elezioni del 4 marzo. Matteo Salvini su questo punto, subito dopo il colloquio con Mattarella è stato chiarissimo: "Siamo disponibili a dar vita ad un governo per risolvere i problemi degli italiani. Confidiamo che Mattarella ci dia modo di trovare una maggioranza in Parlamento".
Il leader leghista davanti insieme a Salvini e Berlusconi ha ribadito che "la coalizione spera di trovare una maggioranza in Aula". Insomma il centrodestra di fatto in modo compatto ha chiesto al Colle l'incarico per la formazione di un nuovo esecutivo. Viene dunque totalmente respinta la mossa dei Cinque Stelle che avevano espresso nuovamente il veto su Forza Italia e su Berlusconi. Un'offerta quella dei Cinque Stelle che ha creato qualche tensione nella coalizione nel corso della notte dopo il vertice a palazzo Grazioli.
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