La gita diventa tragedia Disabili in bici sul Naviglio Uno muore annegato

Percorrevano la pista ciclabile dove non c'era parapetto. Legati al sedile con un'imbragatura

La gita diventa tragedia Disabili in bici sul Naviglio Uno muore annegato

Milano Una gita all'aria aperta è diventata tragedia per un gruppo di ragazzi disabili di un centro diurno di Macherio, non lontano da Monza. Due di loro sono caduti in acqua mentre percorrevano la pista ciclabile che costeggia il Naviglio Grande tra Cassinetta di Lugagnano e Robecco sul Naviglio, nell'hinterland a ovest di Milano. Uno è morto annegato, mentre l'altro è stato portato in ospedale in condizioni gravissime.

Ieri mattina i giovani disabili sono usciti per una gita con due accompagnatori e altri compagni del centro diurno a bordo di speciali biciclette e tre ruote. Si tratta di mezzi per portatori di handicap, che in questo caso erano condotti dagli educatori e i due ragazzi erano trasportati in una sorta di carrozzina montata sul davanti. Legati al sedile con un'imbragatura per evitare che cadessero. Le cinghie di sicurezza però sono state loro fatali. Intorno alle 10.30 l'incidente. Le due biciclette si sono probabilmente urtate, i conducenti hanno perso il controllo e sono finiti nel Naviglio. Le cause della caduta sono in via di accertamento, ma sarebbero appunto accidentali. La ciclabile non ha parapetto di protezione e in quel punto il corso d'acqua è in piena e profondo circa un metro e sessanta. I ragazzi trasportati, entrambi 31enni, hanno avuto la peggio. I conducenti dei mezzi, svincolati dai sedili, sono riusciti a rimanere a galla e non potendo fare nulla per salvare i passeggeri sono usciti dal canale e hanno chiamato subito i soccorsi. Uno dei due disabili, tetraplegico, N.F. di Villasanta, è rimasto agganciato alla bicicletta che l'ha trascinato verso il fondo del corso d'acqua. Per lui non c'è stato nulla da fare. Il ragazzo è stato recuperato, già morto, dai vigili del fuoco dopo quattro ore di ricerche. La corrente lo aveva portato verso il ponte di Cassinetta, era ancora legato al mezzo con la cintura di sicurezza.

Assieme ai pompieri, intervenuti con quattro mezzi del nucleo Sar, sommozzatori e servizio fluviale, sono arrivati due ambulanze e due elicotteri del 118, la polizia locale e i carabinieri della Compagnia di Abbiategrasso. Il secondo giovane caduto, G.A. di Lissone, è invece riuscito a sganciare la cintura di sicurezza e a riemergere quasi immediatamente. È comunque rimasto per troppo tempo sott'acqua e quando è stato tirato fuori, anche lui alcune centinaia di metri più a valle rispetto al punto della caduta, era in arresto cardiaco. L'elisoccorso lo ha trasportato in codice rosso all'ospedale San Raffaele, in condizioni molto gravi. È ricoverato in Rianimazione, in prognosi riservata.

Le indagini dei carabinieri sono in corso per ricostruire la successione dei fatti. La pista ciclabile su questo tratto di Naviglio è spesso frequentata anche da famiglie e bambini. Già nel 2015 un ciclista precipitò nel canale e morì alcune ore dopo il ricovero.

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