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Il governo si dà alla riffa Scontrini "gratta e vinci"

L'ultima di Renzi: ticket con gioco annesso contro l'evasione. Ma altrove è stato un flop

Il governo si dà alla riffa Scontrini "gratta e vinci"

Renzi il Giocatore. Per combattere l'evasione fiscale il governo punta sulla riffa: una lotteria con ricchi premi e cotillon da abbinare agli scontrini fiscali. L'idea di incassare una vincita, sia essa in contanti o in caramelle, dovrebbe funzionare come incentivo all'emissione dello scontrino per qualsiasi tipo di compravendita: dal caffè al bar al pane dal fornaio o all'auto dal concessionario.

L'asso nella manica del ministero dell'Economia per arginare la piaga dell'evasione fiscale è stato annunciato dal viceministro Luigi Casero, competente proprio sulle questioni tributarie. L'idea «meravigliosa» annunciata in un intervista al Corriere della Sera non è né nuova né originale ed è già stata accarezzata da questo esecutivo in un paio di occasioni. L'ultima quando a proporla, circa un anno e mezzo fa, fu la Grecia, inserendola tra le proposte che avrebbero dovuto convincere l'Europa a sbloccare gli aiuti finanziari. A lanciarla senza alcun successo l'allora ministro delle Finanze, Yanis Varoufakis, che prendeva a modello un sistema già operativo in Portogallo e in Cina simile al Gratta e Vinci. Lo scarso successo dell'iniziativa probabilmente indusse il governo italiano a lasciar perdere. Ora però il viceministro la riporta alla ribalta. Un scelta che è difficile leggere come un segnale positivo visto che fino ad ora quasi tutti i paesi che l'hanno messa in pratica stavano attraversando una grave crisi economica. Insomma stanare gli evasori con la lotteria appare inevitabilmente come l'ultima spiaggia.

Casero spiega che il sistema italiano partirà il prossimo anno con una sperimentazione sullo scontrino elettronico. Non si dovranno conservare gli scontrini cartacei perché grazie allo scontrino elettronico il codice fiscale verrà registrato direttamente all'Agenzia delle Entrate al momento dell'acquisto. Il viceministro spiega che ogni contribuente avrà accesso ad un file dove verranno registrati gli acquisti e i codici per prendere parte alla lotteria. La procedura funzionerà come per le farmacie, ha spiegato Casero, che evidentemente non ricorda come, nel caso della trasmissione dei dati dalle farmacie all'Agenzia delle Entrate, il sistema sia andato in tilt e i dati non siano arrivati in tempo utile per essere inseriti nei 730 precompilati. Soltanto per dire che l'esempio non è dei più felici. Ma tanto per ora il problema non si pone visto che lo scontrino elettronico non è ancora operativo.

Quella della lotteria comunque appare una scelta mediocre non soltanto per quelli che potrebbero essere gli scarsi risultati pratici ma anche nel merito. Lo Stato gestisce il gioco d'azzardo e incassa grazie a quella che il governo ha certificato essere una malattia, la ludopatia ovvero la dipendenza dal gioco d'azzardo, e ora sceglie di contrastare un comportamento illegale, l'evasione fiscale, attraverso la sollecitazione di una dipendenza. Quello stesso Stato che ha deciso attraverso l'attuale ministero della Salute di inserire la cura della ludopatia nei Lea, i livelli essenziali di assistenza, dunque considerando questa patologia alla pari con quelle oncologiche.

Sempre per il contrasto all'evasione, Casero ha annunciato pure che alla fine di ogni anno verranno scelti tramite estrazione i settori per i quali sarà possibile detrarre dalle tasse le relative spese che oggi non sono detraibili.

Un ulteriore incentivo a richiedere tutte le fatture perché solo alla fine dell'anno verrà annunciata la spesa detraibile.

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