Consensi in aumento per Alfio Marchini, in discesa per Roberto Giachetti. Si può sintetizzare così il sondaggio pubblicato ieri sul Corriere della Sera da Nando Pagnoncelli. Una rilevazione che dà conto - a distanza di una settimana dall'endorsement di Silvio Berlusconi - di un trend molto positivo per l'imprenditore romano e di una rimonta che lo ha ormai riportato pienamente in partita.
Marchini, rispetto al precedente sondaggio realizzato quando Guido Bertolaso era ancora in campo, è in forte crescita con un sostanzioso +13% acquisito nell'arco di un mese. Inoltre secondo il sondaggista la sua candidatura «presenta un interessante potenziale di crescita non soltanto nel bacino di centrodestra ma, più in generale, nell'area moderata e in quel segmento di elettori che fatica a riconoscersi nei partiti tradizionali». Un punto debole, però, è rappresentato «dall'insoddisfazione di una parte rilevante di elettorato romano per la competizione interna alla propria area».
Il sondaggio Ipsos assegna il primato a Virginia Raggi con il 29,5%. Dietro di lei si piazza Giorgia Meloni al 21,5%, seguita da Roberto Giachetti al 20%. Marchini è al 19,5%. In sostanza questi tre candidati si ritrovano in una forchetta di due soli punti percentuali e sono in piena corsa per il secondo turno. A seguire Stefano Fassina con il 5,5% (+2%). Una corsa apertissima in cui al momento c'è un solo elemento di certezza: l'inevitabilità del ballottaggio. Ballottaggio che dovrebbe tenersi in tutte e cinque le grandi città in cui si andrà al voto il 5 giugno (Roma, Milano, Napoli, Bologna e Torino). Una circostanza legata alla trasformazione del nostro sistema da bipolare a tripolare con l'avvento del Movimento 5Stelle e che rende fondamentale presentare candidati capaci di andare a pescare consensi anche nei campi avversi.
A Roma comunque resta alta la percentuale dell' «elettorato disponibile»: il 12,5% degli elettori si dice indeciso, il 32,3% orientato per l'astensione. Per il ballottaggio nella corsa con la Raggi, secondo Ipsos, Giorgia Meloni appare come la più competitiva. Altri sondaggi, però, come quello di Ipr Marketing, danno favorito l'imprenditore romano per la sua capacità di andare oltre il centrodestra e intercettare anche voti di sinistra, mentre Tecné lo dà molto vicino alla Raggi, a soli tre punti di distanza.
Marchini è convinto che la rimonta non sia finita qui. «Non sono sorpreso. Come dissi quando uscirono i primi sondaggi, è un'onda che sento tra la gente, ha sotto una potenza ancora più grande che si esprimerà nelle prossime settimane». E a chi gli domanda se il balzo nei sondaggi sia solo frutto del suo impegno sul territorio o anche dell'appoggio ricevuto da Berlusconi risponde: «È importante tutto. Va spiegata bene questa scelta alla gente.
Noi cerchiamo di far capire l'importanza della nostra sfida, che è quella di cambiare le cose e per farlo bisogna aprirsi. Ho sempre detto che la politica deve farsi ossigenare dalla società civile e quando c'è qualcuno che lancia il guanto di sfida noi lo raccogliamo, perché è un guanto di sfida lanciato con grande coraggio».
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