Soltanto gli emendamenti che mirano a modificare o sopprimere il comma 5 dell'articolo 1 potranno essere ammessi al voto. Lo ha deciso il presidente del Senato, Pietro Grasso, motivando la sua scelta con il fatto che è l'unico che è stato modificato in seconda lettura dalla Camera e aggiungendo che anche i tentativi si sopprimere l'intero articolo saranno permessi.
Diciannove i voti segreti a cui Grasso ha dato il via libera, una decisione che ha portato Ncd a chidere una sospensione ulteriore della seduta, per valutare gli emendamenti a cui sono legati. Ieri il presidente del Senato aveva dichiarato inammissibili 72 milioni di emendamenti che erano stati proposti dalla Lega sul ddl Boschi.
Due emendamenti proposti dal Partito Democratico riscrivono del tutto l'articolo 1 del ddl sulle riforme, quello relativo alle funzioni del Senato, dichiarati inammissibili da Grasso. Fossero approvati di fatto applicherebbero un "canguro", facendo decadere la maggior parte degli emendamenti ammessi. A firmarli Finocchiaro e Cocianicich. Il secondo emendamento, secondo il senatore Roberto Calderoli, è "un attentato alla democrazia".
"I cittadini sanno chi bluffa.
Con 70 milioni di emendamenti l’obiettivo era bloccare la riforma ma non ce la faranno: arriverà in porto", ha commentato al Tg3 il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, tirando in casa la Lega e aggiungendo che "con 380mila emendamenti si può parlare di tutto tranne che di mancanza di diritti dell’opposizione".Tre senatori della minoranza del Partito Democratico hanno votato con le opposizioni, a favore dell'emendamento di Forza Italia e Movimento 5 Stelle, in dissenso rispetto al gruppo.
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