Guerra del latte Pastori siciliani si mobilitano

Guerra del latte Pastori siciliani si mobilitano

Anche in Sicilia i pastori si mobilitano contro il prezzo del latte. A Poggioreale, nel trapanese, si sono radunati un centinaio di allevatori provenienti anche dalle province di Palermo e Agrigento. E lungo la strada statale 624 Palermo-Sciacca hanno rovesciato almeno 3.000 litri di latte. Analoga protesta è stata organizzata in provincia di Enna, dove una ventina di pastori ha bloccato la galleria di ingresso a Regalbuto aderendo alla protesta dei colleghi sardi. Gli allevatori chiedono che anche in Sicilia siano rivisti i costi del latte. E oggi gli allevatori manifesteranno nel ragusano, mentre sarebbe prevista per domenica prossima una manifestazione nei pressi dell'outlet Sicilia Village, con sversamento del latte in segno di protesta.

Intanto il governo offre ai pastori sardi un aumento di 10 centesimi, in modo di portare il prezzo del latte a 70 centesimi. Il ministro dell'Interno Matteo Salvini e quello dell'Agricoltura Gianmnarco Centinaio offrono anche 44 milioni di euro che dovrebbero servire a ritirare dal mercato 67 milioni di quintali di percorino in modo da fare salire il prezzo in tre mesi il prezzo del latte ad un euro.

Il ritiro delle forme di pecorino, secondo i proponenti, farà salire il prezzo del prodotto e di conseguenza del latte ovino, che nel tempo dovrebbe appunto raggiungere il prezzo di un euro al litro. Ma gli allevatori seduti al tavolo non sembrano essere d'accordo e quindi l'intesa ancora non c'è.

I 44 milioni sarebbero divisi fra il Viminale, 10 milioni, il ministero dell'Agricoltura, 10 milioni, dalla Regione Sardegna, 10 milioni, e dal Banco di Sardegna, 10 milioni. Assolatte lamenta che i 44 milioni arriveranno con i tempi lunghi della burocrazia e dunque che nel frattempo l'industria non potrà pagare subito i pastori.

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