"Sa che le dico? Che mercoledì, per me, non sarà per nulla una bella giornata". A dirlo in un'intervista rilasciata al Tempo è Guido Crosetto, deputato di Fratelli d' Italia che spera in un voto favorevole dei suoi colleghi per poter lasciare la Camera.
Mercoledì, infatti, si voteranno per la terza volta le sue dimissioni. Dimissioni che non sono sempre facili da ottenere, come dimostra il precedente relativo a un senatore M5s nella scorsa legislatura non riuscì nel suo intento di lasciare il "Palazzo". Crosetto, però, esclude tale eventualità e tacita anche le malelingue che parlano di malumori dentro il suo partito oppure di incompatibilità tra il ruolo di deputato e la presidenza dell' Aiad (la federazione delle aziende per l' aerospazio, la difesa e la sicurezza n.d.r). "FdI ho contribuito a fondarla, e peraltro proprio in questi giorni anche io mi sono adoperato per l'ingresso nell' Acre, la famiglia europea dei conservatori. Quanto all' Aiad, non c' è alcuna incompatibilità. Altrimenti, sarebbe stata immediatamente sollevata dall' organismo della Camera che se ne occupa". E aggiunge: "Io al Congresso di Trieste, prima delle elezioni, avevo detto che avrei dato una mano soltanto per la campagna elettorale, attraverso una mia candidatura, tornando poi ad occuparmi delle cose. E così ho fatto, rinunciando peraltro al collegio uninominale sicuro di Cuneo, per evitare un voto suppletivo dopo le mie dimissioni".
"Ho degli impegni che secondo me non posso portare avanti assieme ad un incarico parlamentare sempre vissuto in maniera totalizzante. Impegni già presi su cui ho dato la mia parola. E per serietà sono costretto a rinunciare alla cosa che amo di più, la politica. Lascio quello che voglio per fare quello che devo", spiega ancora Crosetto che smentisce anche la possibilità di fare il ministro della Difesa nel caso in cui FdI entrasse nella maggioranza gialloverde. "Questa cosa ogni tanto esce, è vero. Illazione totale. Qualora FdI dovesse entrare in maggioranza, non sarò al governo", dice. Crosetto, poi, si lascia andare a un giudizio sui suoi colleghi: "Ci sono bravi ragazzi in tutti i partiti, sono pure persone volenterose. Ma sa... se mi guardo indietro.., nella legislatura che iniziò nel 2001 c' erano persone di grande spessore culturale e professionale.
Ti trovavi a battagliare con docenti universitari, figure che avevano fatto cose importanti, scritto libri importanti. Oppure persone che non avevano questa caratura ma erano rappresentative di un territorio". Infine una profezia: il centrodestra tornerà unito "ma non so quando".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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