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Hanno chiamato i figli con i nomi del Pontefice. Ora da Acerra a San Pietro per l'ultimo saluto

Sono arrivati da Acerra per dare l'ultimo saluto a Benedetto XVI, quasi due ore in fila per vederlo e recitare per lui una preghiera nella basilica di San Pietro

Hanno chiamato i figli con i nomi del Pontefice. Ora da Acerra a San Pietro per l'ultimo saluto

Sono arrivati da Acerra per dare l'ultimo saluto a Benedetto XVI, quasi due ore in fila per vederlo e recitare per lui una preghiera nella basilica di San Pietro. Ci tenevano a dargli l'addio come si fa «con un parente strettissimo» del quale hanno sentito «la vicinanza in ogni passo» della loro vita. Quella di Antonio, della moglie Laura, dei figli Benedetta e Giuseppe è una famiglia come tante all'apparenza ma che ha avuto un particolare rapporto con Papa Benedetto XVI. I figli della coppia di 50enni devono i loro nomi proprio al Papa Emerito, poi la maggiore Benedetta, 16 anni, all'esame di terza media presentò una tesina basata sui discorsi che Ratzinger aveva fatto sul monachesimo benedettino, dal titolo «San Benedetto e la vita familiare ai tempi della pandemia». Infine l'intera famiglia Pintauro può vantare un incontro privato con Papa Benedetto XVI avvenuto all'interno dei Giardini Vaticani il 17 settembre del 2005. «Io e la mia famiglia siamo cresciuti con Papa Benedetto -spiega Antonio Pintauro, direttore dell'ufficio comunicazione della diocesi di Acerra - Lui è stato eletto il 19 aprile il 2005 e la nostra prima figlia è nata l'8 luglio del 2006, abbiamo deciso di chiamarla Benedetta in suo onore. La prima volta l'ho incontrato nel 2007 in una udienza privata».

In occasione dei 10 anni di matrimonio, racconta Antonio, «scrissi al Papa e tramite il mio Vescovo chiesi di poter essere accolti e benedetti. Volle incontrarci nei giardini Vaticani - racconta Antonio commosso - Fu la cosa più grande e più bella che noi ci porteremo per sempre».

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