"Harakiri", "Stiamo fuori" Nel Pd tutti contro tutti

Agitazione e tensione all'interno del Pd. A poco è servita la segreteria unitaria dei dem per placare le varie anime all'interno del partito

"Harakiri", "Stiamo fuori" Nel Pd tutti contro tutti

Agitazione e tensione all'interno del Pd. A poco è servita la segreteria unitaria dei dem per placare le varie anime all'interno del partito. E così si è aperto uno scontro durissimo. A far fuoco per primo è Bonaccini: "All'assemblea di sabato avrei azzerato il gruppo dirigente e convocato immediatamente il congresso. Mi accontento del fatto che si è deciso di fare un congresso perché abbiamo bisogno di una discussione ordinata, senza troppa confusione e poi si ridia mandato a iscritti e elettori di scegliere un gruppo dirigente autorevole". Poi tocca all'ex ministro Calenda che in un'intervista a Repubblica afferma: Non è una segreteria, è un harakiri. Oramai siamo alla farsa. Prima vanno dietro a Emiliano e nominano Boccia e poi si fanno dire di no da Emiliano. Che però promette eterna lealtà. L'unica cosa seria da fare è azzerare la segreteria e chiamare un congresso subito".

Ed Emiliano decide di disertare la segreteria gettando altra benzina sul fuoco ma tendendo comunque per il momento la mano a Martina: "Caro Maurizio Martina abbiamo preso atto della tua volontà di avere Fronte Dem nella segreteria del Pd ma non possiamo accettare la tua proposta senza garanzia di un profondo cambiamento di linea politica rispetto al disastroso passato. Conta sempre sulla nostra lealtà".

Il segretario Dem ha tagliato corto: "Ho letto di Emiliano e della scelta di non partecipare alla segreteria, ne prendo atto. Ora però guardiamo avanti tutti insieme". Insomma il Pd ormai è nel bel mezzo di un tifone di correnti e venir fuori dalla tempesta appare un'impresa quasi impossibile.

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