Politica

Hotspot, scontro nel governo. Ma Alfano minimizza: "Nessuna divergenza"

Frontex al lavoro per aprire hotspot galleggianti al largo delle coste italiane. Alfano favorevole, ma Renzi lo frena. È scontro nel governo

Hotspot, scontro nel governo. Ma Alfano minimizza: "Nessuna divergenza"

"Il governo ora si ricrede sull'idea degli hotspot galleggianti. Ci sarà un'invasione di migranti e la gestione va necessariamente regolata". Matteo Salvini ha smascherato un governo in corto circuito. Nelle ultime ore il premier Matteo Renzi, ha, infatti, smentito pubblicamente il ministro dell'Interno Angelino Alfano sulla possibilità di aprire nuovi centri per identificare gli immigrati che sbarcano in Italia. "Sugli hotspot non c'è alcuna differenza di posizioni col presidente del consiglio", ha dovuto minimizzare il titolare del Viminale definendo le dichiarazioni di Renzi "corrette e ineccepibili".

La proposta italiana di realizzare hotspot in mare "è pienamente allo studio". Ci lavorano cinque esperti della Commissione Ue e di Frontex. Il risultato dell'analisi sarà disponibile "presto", si parla addirittura di giorni. E se si dovesse prendere una decisione in positivo, i tempi di attuazione potrebbero essere rapidi. "È una buona idea", afferma il commissario europeo Dimitris Avramopoulos, che tuttavia sottolinea la necessità di studiarne "i mezzi tecnici e legali per attuarla". Eppure ieri Renzi ha avvertito che i numeri degli arrivi di immigrati sono in calo e se la discesa continuerà "non serviranno nuovi hotspot". Alfano non ha potuto che allinearsi al rotta del premier. "I migranti stanno calando e noi lavoriamo per ridurre ancora il flusso - ha spiegato - detto questo, io faccio il ministro dell'Interno e mi preparo all'eventualità ne servano di nuovi, per predisporre tutto quanto, e farsi trovare pronti all'appuntamento, che serve anche a noi. Se non dovessero occorrere il più felice sarò io".

Secondo un documento ufficioso (in gergo europeo non paper) della presidenza olandese circolato alcuni giorni fa a livello di gruppo di lavoro degli esperti di asilo degli Stati membri, l'Italia potrebbe costruire centri di crisi supplementari in Sicilia e Sardegna, durante il periodo estivo. Nel non paper, che si limita a fotografare la situazione della capacità di accoglienza del Paese, senza esprimere alcun giudizio, si "sottolinea" anche l'eventualità di costruire hotspot galleggianti, capaci di "ospitare fino a mille migranti". Dopo le procedure di identificazione e lo smistamento, gli immigrati dovrebbero essere accompagnati alle destinazioni previste, con imbarcazioni di dimensioni più piccole.

Nella sua lettera Avramopoulos ha, tuttavia, fatto presente che Frontex non dispone di mezzi così grandi.

Commenti