Ma questo è proprio un paese delle banane. Ieri è passata la «tenuità del fatto», e i reati di maltrattamento sugli animali verranno derubricati dal civile al penale, poi stava passando un emendamento del governo che depenalizzava l'uccisione di lupi e orsi (fortuna che l'onnipresente Michela Brambilla è riuscita a guidare la cordata per farlo ritirare), ora il Consiglio di Stato ha respinto il ricorso delle associazioni animaliste, condannando a morte i 67 daini che vivono in libertà nella Pineta di Classe, a Ravenna. Ma che cosa hanno fatto 'sti poveri animali? Sentite le motivazioni del Consiglio e ditemi se i banani non sono veramente diventati piante autoctone. I daini non sono un pericolo per l'ecosistema, non incubano virus letali per l'uomo, ma sono rischiosi per la circolazione stradale.
Si sarebbero spinti troppo verso la statale adriatica e la Provincia (ma non dovevano sparire queste disutili enti?) ha deciso che ci dovevano pensare le doppiette con una delle ormai tristemente famose cacce di selezione, che colpiscono tutto quello che, in qualche modo, infastidisce il «quieto» vivere dell'uomo.
Certo, se stai andando da Forlì a Cervia per mangiare il pesce e ti sbuca un daino mentre guidi ai 100 orari, questo ti rovina un po' l'abbuffata, posto che non ti sia prima schiantato su quella stradina stretta dove Mussolini fece piantare un albero ogni cinque metri per avere ombra quando viaggiava.
Certo che se, con i tuoi amici diciottenni e il volume del CD a «canna», ti stai dirigendo verso la discoteca di Rimini e a mezzanotte al daino vien detto di traversare la strada potrebbe essere una bella sfiga. E allora che si fa, per rimediare? Basta togliere di mezzo i daini, così pesce e gnocca sono assicurati.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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