I genitori di Luca: "Vogliamo giustizia"

Replica alla madre del killer: «Niente ci ridarà nostro figlio». Il ruolo di Anastasiya

I genitori di Luca: "Vogliamo giustizia"

Roma - Omicidio Sacchi, dopo il silenzio la reazione dei genitori di Luca. «Apprezziamo il coraggio e le parole della madre di Valerio Del Grosso, ma niente e nessuno potrà farci riabbracciare nostro figlio. Chiediamo soltanto sia fatta giustizia». Un'inchiesta a dir poco difficile per polizia e carabinieri. A dieci giorni dall'omicidio del 24enne all'Appio Latino ancora da chiarire il movente. Un traffico di droga alla base dell'incontro fra Anastasiya e gli spacciatori di San Basilio o un recupero crediti fra i «bravi ragazzi» della Caffarella e i clan di Tor Bella Monaca? Su tutto il mistero più grande: il denaro nello zainetto. «C'erano quattro soldi» ricordano gli amici di Pirino e Del Grosso. «Ce l'ha detto Valerio quando ci ha raccontato di aver fatto una cazzata» raccontano. Sarebbero i venti o trenta euro che ricorda Anastasiya ai carabinieri che la prendono a verbale subito dopo l'omicidio? In questo caso, su questo particolare, la fidanzata del personal trainer non avrebbe mentito. La donna, infatti, fra gli oggetti contenuti nello zainetto di pelle rosa ricorda perfettamente i documenti, un portamonete e pochi spiccioli. Una bugia per deviare sulla trattativa per l'acquisto di droga o è la verità?

Di contro gli emissari dei due assassini, Simone Piromalli e Valerio Rispoli, giurano di aver visto un bel po' di denaro, due mazzette di banconote da 20 e 50 euro. Una dichiarazione che ha fatto ipotizzare somme che vanno dai due ai 35mila euro. Allora le ipotesi, a questo punto sono: Anastasiya è l'intermediario di un affare a quattro zeri fra i ragazzi della Caffarella, Giovanni Princi e la vittima tanto per cominciare, e gli spacciatori che fanno capo ai boss di San Basilio. Piromalli e Rispoli vanno in avanscoperta, la sera stessa dell'omicidio, per rassicurare i fornitori. «I soldi ci sono» riferiscono a Del Grosso e Pirino che sopraggiungono e concludono con Princi e l'ucraina. La donna non si fida e all'appuntamento delle 23 si presenta senza soldi. Fa bene, perché Del Grosso e il suo compare la roba non ce l'hanno. I due provano a rapinarla ma Sacchi, all'oscuro della faccenda, si ribella. E viene ucciso.

Due: gli arrestati sono inviati per

recuperare soldi. Ci vanno senza droga ma armati fino ai denti: sanno che Luca picchia duro. Lo prendono a mazzate mentre cercano di sottrarre lo zainetto alla «cassiera». Luca non molla e per fermarlo mirano alla testa.

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