I giardini che battono Pompei Boom per i «capolavori verdi»

Gli italiani si scoprono grandi appassionati di ville e orti storici Per visitare i più belli si fa la fila, più che per il Colosseo o gli Uffizi

I giardini che battono Pompei Boom per i «capolavori verdi»

Il fuori porta di alta classe, o meglio l' Horticultural tourism , va di grand moda soprattutto in questi giorni di vacanza. Ma non è un passatempo di élite.

Prendiamo i 122 selezionatissimi Grandi Giardini d'Italia. Sono aree verdi spesso enormi che sono a disposizione di chi vuole godersi una giornata (e anche più) in mezzo alla natura. Ogni regione ne vanta diversi e la gente li ha talmente apprezzati che l'anno scorso sono stati visitati più del Colosseo, di Pompei o degli Uffizi.

Ben otto milioni di visitatori hanno infatti pagato un biglietto d'ingresso per ammirare almeno uno di questi piccoli tesori. Una cifra record se si pensa che il Colosseo, monumento più gettonato in Italia, conta solo 6 milioni di presenze, Pompei circa 2 milioni e mezzo e gli Uffizi, non raggiunge i 2 milioni.

Il trend ormai inarrestabile. La gente sembra un po' stufa di soli musei. Ha anche voglia di verde e di bellezze artistiche naturali di cui l'Italia è piena zeppa.

Se poi sono curate e gestite da uomini appassionati e da teste acute, allora il successo è assicurato. E l'italiano con la famigliola è ben predisposto a farsi un week end per scoprire com'è fatto da vicino un vero giardino all'italiana, o per visitare un parco che scoppia di tulipani o di peonie.

E accanto alla scampagnata, c'è l'aspetto godereccio non trascurabile. In molti giardini c'è sempre una casa padronale che propone una sosta culinaria: si può gustare un bicchiere di vino rosso e un formaggio di capra mentre si gode una vista mozzafiato, o mangiare cibo genuino in un ristorante sospeso in mezzo agli alberi. Il tutto offerto a prezzi ragionevoli.

Dietro questo successo si nasconde Judith Wade, inglese di nascita ma italiana d'adozione. È stata lei a fondare nel lontano 1997 la rete di giardini di eccellenza che si è andata via via allargando a macchia d'olio. E da quest'anno anche il Santo Padre ha voluto condividere con i fedeli i tesori delle case estive del Vaticano. I Giardini Vaticani e le Ville Pontificie di Castel Gandolfo hanno infatti aderito al circuito.

«Sono molto commossa per questa scelta – spiega Judith – per la prima volta i Giardini vaticani si apriranno al pubblico che potrà ammirare oltre al parco mantenuto da ben 15 giardinieri anche la fattoria del Papa in cui si produce latte, burro e miele» .

Ma nella rete di Grandi Giardini Italiani entra anche la splendida Oasi Zegna (Trivero, BI), lo spettacolare labirinto monumentale ideato e voluto da Franco Maria Ricci e dalla moglie Laura Casalis a Fontanellato (Fontanellato, PR), la raffinata Collezione Rossini (Briosco, MB), il magico Parco del Castello di Miradolo (San Secondo di Pinerolo, TO).

Tutti i nuovi giardini aderiscono inoltre al progetto «100 Giardini per EXPO 2015»: un itinerario che guiderà i visitatori alla scoperta dei più bei giardini visitabili d'Italia.

Quest'anno, dunque, il numero dei visitatori crescerà in modo esponenziale. È infatti da marzo che le porte di molte residenze private si aprono ai visitatori. Per far ammirare le fioriture. Come quelle di Sigurtà e Pralormo a chi fa Villa Taranto su lago Maggiore…. Ma non solo fiori. Dove c'è un giardino e una residenza c'è un orto, un vigneto o un frutteto. E la buona e sana cucina non può mancare a chi chiede ristoro. «Alla Mortella – racconta Judith c'è un ristorante sospeso a livello degli alberi molto suggestivo». Villa Carlotta, invece ha un ristorante nella serra, sul lungo lago, mentre nel Castello di Graziano Visconti a Piacenza, oltre al ristorante c'è un birrificio.

All'Oasi di Galbusera Bianca, invece il conte Besana ha scelto il bio mentre nell'oasi Zegna, c'è una piccola capanna in cima al monte dove si può consumare formaggio nostrano di capra sul pane appena tostato e un indimenticabile bicchiere di vino. Nel centro botanico Mutan nel Lazio, il ristorante nel giardino è letteralmente sommerso dalla più grande collezione di peonie d'Italia.

Mentre nel parco termale del Negombo, ad Ischia, il ristorantino sulla spiaggia e qui ti fanno il pescato. Chi vuole pernottare trova posti esclusivi ed originali Come a Villa della Pergola in Liguria, l'albergo suggestivo è stato ricavato dalla vecchia villa Hambury. E proprio in questi giorni di Pasqua le iniziative «fioriscono» un po' dappertutto.

Nel giorno di Pasquetta, per esempio, torna per il diciottesimo anno la Caccia al tesoro botanico, un evento ormai diventato un appuntamento fisso in molti giardini che attirano migliaia di curiosi, grandi e piccoli. Se son rose, fioriranno...

Otto milioni di italiani

hanno visitato in un anno

i giardini più belli

della Penisola

Le aree verdi nel nostro

Paese che possono

fregiarsi del titolo

di Grandi Giardini d'Italia

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