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I giudici si allungano le ferie

Il Csm con una delibera allunga le ferie dei giudici: niente udienze dal 15 luglio al 7 settmbre

I giudici si allungano le ferie

I giudici si allungano le ferie. Il Csm nel corso dell'ultima seduta dello scorso 22 maggio ha deliberato che non potranno essere fissate udienze a partire dal 15 luglio e fino al 7 settembre. Di fatto, in questo modo, viene esteso il periodo di riposo che era stato fissato dal Ministero di Grazia e Giustizia dal 26 luglio al 3 settembre. La delibera del Consiglio Superiore della Magistratura va a fissare, come ricorda Italia Oggi, un periodo "cuscinetto" in cui nei tribunali non ci saranno udienze ordinarie. Resta la deroga per gli "affari urgenti e indifferibili". La delibera del Csm parla chiaro e non lascia spazio a interpretazioni: "Dovrà essere adottata in tempi brevi una compiuta rivisitazione della tematica della fruizione delle ferie, attraverso la revisione della normativa". Di fatto la gabola per allungare le ferie è presto spiegata.

Al periodo fissato dal Ministero che va dal 26 luglio al 2 settembre vanno aggiunti in testa dieci giorni "cuscinetto" per la definizione degli affari e degli atti in corso e cinque giorni in coda per predisporre l'attività ordinaria. Questi cambiamenti avranno inevitabilmente una conseguenza diretta sul lavoro dei magistrati. Ed è lo stesso Csm a sottolinearlo nella delibera: "I dirigenti degli uffici giudiziari dovranno organizzare il lavoro dei magistrati in modo da assicurare soltanto la trattazione degli affari urgenti e indifferibili, senza la fissazione di udienze ordinarie (come per il periodo feriale) durante il lasso di tempo che va dal 15 al 25 luglio e dal 3 al 7 settembre".

Insomma i magistrati avranno più tempo per godersi il mare e il sole delle vacanze.

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