Elezioni politiche 2022

"I plichi recapitati con ritardo. Nei consolati poco personale"

Dopo aver governato, prima con la Lega poi col Pd, i Cinque stelle scoprono l'allarme brogli per gli italiani all'estero.

"I plichi recapitati con ritardo. Nei consolati poco personale"

Dopo aver governato, prima con la Lega poi col Pd, i Cinque stelle scoprono l'allarme brogli per gli italiani all'estero. Le liste degli aventi diritto sono fin troppo farcite di un numero sospetto di over 80, come ha denunciato in anteprima al Giornale Andrea di Giuseppe, candidato Fdi in Centro-Nord America. Tema ripreso ieri da qualche quotidiano, senza citare la fonte, ma tant'è. Qual è la proposta grillina? Il voto via internet, come se i consensi digitali non fossero esenti dal rischio di una qualche manipolazione senza un controllo sull'esistenza in vita o meno degli aventi diritto. Idea sottoscritta anche da +Europa - altro partito che su questi temi si sveglia solo in campagna elettorale - che per bocca di Benedetta Dentamaro lamenta un altissimo «rischio astensionismo». Figurarsi: il dato tradizionalmente è già al 30% o giù di lì, di che blatera la Dentamaro? Il frastuono risveglia dal torpore il calendiano uscente Massimo Ungaro, eletto nel 2018 e capolista di Azione-Italia Viva in Europa, che sogna un voto misto digitale-cartaceo che va «messo in sicurezza».

«Si sono svegliati tutti dopo la nostra denuncia in Procura di Roma, in passato tutti i candidati hanno avuto le liste a disposizione ma non ricordo denunce o controlli sul numero spropositato di ottuagenari, novantenni e centenari. E nessuno parla della potenziale truffa allo Stato e all'Inps», dice Di Giuseppe al Giornale. Interpellato, l'istituto di previdenza non ha ancora risposto. Con calma...

Il problema è che i plichi sono arrivati o quasi nelle case dei circa cinque milioni di aventi diritto su quasi sei milioni di connazionali e devono essere rispediti entro il 22 settembre. È allucinante come proprio i partiti come il Pd che hanno fatto scappare gli italiani dagli ospedali, dalle università e dalle aziende per le baronie, le raccomandazioni e la burocrazia siano i primi a elemosinare i loro consensi, e purtroppo a strappare più eletti, anche con la complicità di Comites e patronati, saldamente in mano sinistre. «Ma stavolta andrà diversamente», commenta con il Giornale Enrico Nan, parlamentare ligure di lungo corso residente e candidato a Dubai al Senato per Fdi nella circoscrizione Australia/Africa/Asia che denuncia l'assenza del personale nei consolati e nelle ambasciate in questi delicatissimi momenti. «Il 17 e il 18 sono sabato e domenica. Se l'elettore riceve tardivamente il plico in molte località africane e asiatiche non riuscirà a fare pervenire in tempo il suo voto. Qui a Dubai gli uffici consolari non sono dotati di una linea telefonica che risponda alle chiamate. È un'evidente lesione dei diritti dell'elettore».

Da Viminale e Farnesina finora solo un desolante silenzio.

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