Penso innovativo

"I prodotti più usati aumenteranno il prezzo"

"I prodotti più usati aumenteranno il prezzo"

Impossibile farne a meno: gli imballaggi in plastica che usiamo ogni giorno rappresentano un'eccellenza dell'industria italiana.

Quanto costerà la plastic tax a queste aziende, dottor Bonsignori?

«Bastano pochi numeri per capire l'entità del problema. La tassa grava sui cosiddetti manufatti di un solo uso, come appunto gli imballaggi. Oggi la materia prima che si utilizza per la loro produzione costa 900 euro alla tonnellata, la plastic tax vale mille euro a tonnellata. Quindi il costo sarebbe più che raddoppiato: 1.900 euro alla tonnellata, più Iva. Senza dimenticare il contributo ambientale che già paghiamo: oltre 300 euro a tonnellata versato al consorzio Corepla proprio per sostenere i Comuni nella raccolta differenziata».

In altre parole, pagate già una tassa, giusto?

«Sì, però paghiamo un contributo che ha una destinazione certa, cioè la salvaguardia dell'ambiente: non finisce genericamente nelle casse dello Stato come accadrebbe per la nuova tassa. La plastic tax danneggia un settore chiave dell'economia italiana: gli imballaggi prodotti dalle imprese associate in Unionplast sono utilizzati a 360 gradi, dalle grandi marche dell'industria alimentare al produttore ortofrutticolo. Stiamo parlando di quasi tremila imprese con 50mila dipendenti, senza contare la distribuzione e l'indotto».

Anche i consumatori pagheranno?

«Ogni famiglia spenderà 110 euro in più all'anno, secondo i calcoli del Centro studi di Confindustria. Inevitabilmente, infatti, aumenteranno i prezzi di moltissimi prodotti di largo consumo. Una scure che cade sulle nostre abitudini di spesa: senza gli imballaggi di plastica, tra l'altro, non esisterebbero i supermercati, con tutti i vantaggi del prezzo e del libero servizio. Oggi la parola plastica sembra quasi diventata una parolaccia, peggio ancora se monouso . Ma non è così che si difende l'ambiente.

Qual è allora la strada da percorrere?

«L'abbiamo già tracciata: quella dell'innovazione e del riciclo. Il contributo ambientale è un buon punto di partenza: si può vedere come migliorarlo.

Possiamo pensare a nuovi investimenti per migliorare la riciclabilità dei nostri prodotti: se si hanno le idee chiare, si può sedersi intorno a un tavolo e trovare la soluzione migliore per l'ambiente, le aziende e i consumatori».

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