I vigili al comizio della Raggi: fuga dei grillini in doppia fila

Il comizio della candidata sindaco del M5S, Virginia Raggi, sui rifiuti viene interrotto da uno spettatore che annuncia l'arrivo dei vigili "a fare le multe". E in sala scoppia il panico

I vigili al comizio della Raggi: fuga dei grillini in doppia fila

I 5 stelle erano, sono e saranno i paldini della giustizia. I cittadini onesti contro la barbarie dei politici ladri e furbacchioni. Robin Hood moderni contro quelli che usano le auto blu; nemici giurati di chi parcheggia la Panda rossa (vedi Ignazo Marino) dove non dovrebbe; ostili a chi (leggi Matteo Salvini) colleziona eccessi di velocità e poi non paga le contravvenzioni.

Ebbene, da loro e dagli elettori - esaperati dalle ruberie altrui - ci si aspetterebbe coerenza: raccolta differenziata sempre impeccabile, decoro urbano, biglietti pagati per andare in metro e, ovviamente, rispetto cristallino del codice della strada. Sarà sicuramente così. Oppure no. Perché sabato scorso la candidata sindaco del Movimento, Virginia Raggi, si è presentata in viale Pescina Gagliarda a Roma per illustrare il programma grillino per curare la pustola dei rifiuti urbani. Le slide sono in stile renziano e il dibattito è serratissimo. Molto partecipato ed attento, fino a quando qualcuno irrompe affannato nella sala: "Ma chi ha chiamato i vigili a fa le multe?". Scoppia il panico. "Vergogna, infami! Qua i vigggili nun se so mai visti, proprio oggi devono venire?" (guarda il video).

La Raggi sorride, l'on. Stefano Vignaroli, che le siede a fianco, fa di peggio. Cavalca l'indignazone della sala: "cioè a piana del Sole no si vede un vigile nemmeno...". Intendiamoci, una reazione normale. Normalissima. Quando un vigile si avvicina alla propria zona è come la peste: tutti, anche quelli sani, han paura di essere contagiati. Convinti di aver parcheggiato in doppia fila ma con la Yaris sulle strisce blu.

Però, c'è un però. Quello interrotto dal grido sdegnato del "ce so i vigili" non era un comizio qualunque. Ma quello dei cinque stelle. E dal parlamentare stellato ci saremmo aspettati una presa di posizone più netta in favore della legalità. Per esempio, al microfono avrebbe potuto dire: "Fa bene la municipale a riportare ordine nel quartiere". Qualcosa del genere, insomma.

Invece dalla sala si sono alzate grida di inginazione per quei vigili che "non si vedono mai e invece oggi...", come se durante la campagna elettorale della Raggi si potesse tranquillamente posteggiare sulle strisce pedonali. Così fan tutti. Anche i grillini.

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