La bufala di Berlusconi malato simbolo dei "fake" da battere

La notizia, subito smentita, lanciata da un sito e rimbalzata nel web

La bufala di Berlusconi malato simbolo dei "fake" da battere

La vigilia della direttiva europea contro il far west delle (pseudo)notizie sul web conferma la gravità della situazione. I siti internet che si spacciano per organi di informazione e copiano a man bassa le notizie prodotte dai giornali veri, producono saltuariamente contenuti originali che hanno però un difetto: sono totalmente falsi. Come il finto scoop pubblicato la scorsa notte da una serie di giornaletti on line, e subito rimbalzato su altrettanti giornaletti e poi su Google News, l'aggregatore di notizie del più diffuso motore di ricerca sul pianeta, e dal lì ai social network con effetto a catena dirompente tipico delle bufale. Parliamo della finta malattia di Silvio Berlusconi, una bufala acchiappa-click, lanciata da un sito che si chiamerebbe Business.it, in questi termini: «Berlusconi ricoverato d'urgenza al San Raffaele, condizioni critiche. Poco trapela anche sulle ragioni di un ricovero d'urgenza. Le condizioni di salute dell'ex presidente del consiglio sono sempre state un mistero quando non è stato il suo stesso staff a dare comunicazione di cure presso le strutture ospedaliere di fiducia». Una serie di invenzioni corredate da «tutto da confermare», «trapela pochissimo», «speriamo non sia vero», cioè il decalogo delle formule che, in un giornale serio, farebbero considerare impubblicabile l'articolo, ma che nel selvaggio web sono invece tranquillamente on line anche dopo la smentita ufficiale, tanto la Rete non si può controllare sennò è censura (e l'Ordine dei giornalisti non interviene?). Nonostante sia stata smascherata come bufala, il sito in questione l'ha mantenuta sulla propria home page per attirare altri click, aggiungendo semplicemente al titolo le parole «Prime smentite». Una paraculata da manuale, ma che segue perfettamente la logica delle fake news, molto più rapide a diffondersi e resistenti rispetto alla smentita. Un altro pseudogiornale on line che l'ha subito ripresa per accaparrarsi un po' di traffico è tale «Caffeina Magazine», sito del festival «Caffeina» a Viterbo, diretto da Filippo Rossi, ex direttore della fondazione finiana Farefuturo e, più di recente, candidato di Più Europa e poi pure candidato sindaco di Viterbo. Anche il sito di Caffeina riportava ancora ieri nella pagina principale in bella mostra la bufala su Berlusconi: «Silvio Berlusconi sarebbe stato ricoverato d'urgenza al San Raffaele di Milano. Le condizioni sarebbero critiche. Un ictus?» (questo titolo è ancora on line nel momento in cui scriviamo).

Se si guarda su Twitter c'è ancora traccia della chiave di ricerca «Berlusconi ictus» con diversi utenti che pubblicano la bufala dei due siti, solo alcuni chiedendosi anche l'attendibilità. Ma il danno è fatto con decine di migliaia di condivisioni. Tanto che Forza Italia si è ritrovata costretta a smentire. «Il Presidente Berlusconi non ha nessun problema di salute ed è regolarmente al lavoro nelle sua abitazione, dove ha trascorso tutta la giornata di oggi impegnato in una serie di riunioni per pianificare le sue attività imprenditoriali e i suoi prossimi impegni politici», ha chiarito Lucia Ronzulli, eurodeputata e membro dell'ufficio di presidenza di Forza Italia: «In questo momento si diverte a vedere come gli allungano la vita. Di questo passo supererà anche i famosi 120 anni».

Smentita rismentita anche dal medico personale del Cavaliere, il prof. Alberto Zangrillo: «Il presidente non è ricoverato, gode di ottima salute e mi prega di augurare a tutti voi un buon proseguimento di serata». Una bufala che si era già presentata e si ripresenterà.

Un americano su quattro, riporta una ricerca del Pew Research Center, si informa solo sui social network, dove proliferano le fake news. In Italia, secondo una recente statistica dell'AgCom, sono il 55 per cento, più di uno su due.

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