Washington Un accordo tra Usa e Russia per una nuova tregua ad Aleppo è stato annunciato da fonti americane al termine di un'altra tragica giornata per la città nel nord della Siria, da due settimane campo di battaglia tra governativi e ribelli con bombardamenti su case, ospedali e moschee e un bilancio di quasi 300 civili uccisi. Le fonti, tuttavia, ammettono che le violazioni persistono in alcune aree della città, un tempo cuore economico del Paese. Il Consiglio di Sicurezza dell'Onu è stato convocato per una riunione d'emergenza su richiesta di Gran Bretagna e Francia. «Aleppo è in fiamme, e i suoi civili vengono uccisi», ha affermato l'ambasciatore inglese Matthew Rycroft. Intanto, però, si riaccendono i combattimenti anche nella Ghuta orientale, alle porte di Damasco, dove una ventina di raid sono stati compiuti su postazioni di gruppi armati delle opposizioni allo scadere di una tregua temporanea annunciata sabato scorso dall'esercito siriano. Mentre la cessazione delle ostilità ad Aleppo dovrebbe essere un'estensione dell'accordo riguardante appunto la Ghuta orientale, oltre che la provincia nord-occidentale di Latakia. L'intesa prevedeva l'entrata in vigore già alla mezzanotte appena trascorsa.
Martedì il ministro russo degli Esteri Sergei Lavrov, dopo un incontro con l'inviato speciale Onu per la Siria Staffan de Mistura, aveva anticipato la possibilità di una nuova «tregua» anche ad Aleppo. E il segretario di Stato americano John Kerry aveva sottolineato che le parti stavano lavorando «in modo urgente» per ripristinare un cessate il fuoco in tutto il Paese.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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