Ultim'ora
Autonomia, ok dalla Cassazione al referendum per abrogazione
Ultim'ora
Autonomia, ok dalla Cassazione al referendum per abrogazione

Iran, elettori in fila. Ma la democrazia resta una chimera

Elezioni per il parlamento. Scontro tra i due contendenti: Khamenei contro Rouhani

Iran, elettori in fila. Ma la democrazia resta una chimera

L'illusione è affascinante, Le notizie dall'Iran, ieri nella giornata elettorale per il Parlamento e l'Assemblea degli Esperti (il corpo religioso che elegge la «guida suprema», oggi Khamenei), farebbero invidia alla più florida delle democrazie. Infatti l'agenziadi stampa Fars parla di code lunghissime ai seggi a Teheran e in tutto il vasto Iran, tanto da costringere a allungare l'orario di due ore; gli iraniani ieri hanno votato appassionatamente. Si prevede che dei 55 milioni aventi diritto (su 80 di cittadini della Repubblica Islamica) a mettere la loro scheda nell'urna, più del 70 per cento si siano presentati all'appuntamento elettorale contro il 64 per cento della volta precedente.

I dissidenti del regime sparsi per tutto il mondo, come Benafsheh Zand, analista di questioni iraniane e di diritti umani, o Majid Rafizadeh, dissidente che ha sofferto anni di carcere e torture, accusano i media di ingannare il pubblico e si affannano a spiegare che l'Iran resta uno fra i regimi più oppressivi e antidemocratici voto o non voto, che si tratta di una messinscena per qualificare l'Iran sulla scena internazionale, che comunque i candidati sgraditi al regime sono stati espulsi dalle liste. L'Ayatollah Khamenei, il«supremo leader» ha lanciato un appello: «Chiunque ami l'Iran e la sua dignità, la sua grandezza e la sua gloria, deve partecipare.La partecipazione deve essere tale che i nostri nemici perdano la speranza». I nemici sono gli stranieri che complottano. Ma stavolta, lo è anche il fronte che propone una versione più aperta del regime, senza distaccarsi dall'impronta religiosa.

I contendenti sono due, Khamenei e il presidente Rouhani. La soddisfazione popolare per gli accordi internazionali sarà un propellente per il fronte riformista, ma le regole restano ostacoli insormontabili: i 12 membri del Consiglio dei Guardiani hanno già rifiutato qualsiasi candidato per l'Assemblea degli Esperti (88 membri) che non sia con Khamenei eletto nell'89; l'Assemblea da allora non ha eletto da allora nessun leader nuovo; a suo tempo egli era stato indicato da Khomeini.

Ora succederà probabilmente lo stesso, a meno di sorprese straordinarie. Ma se esse fossero rivoluzionarie, potrebbero portare a repressioni durissime come accadde nel 2009. La prossima Guida Suprema sarà probabilmente prescelta da Khamenei stesso.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica