Irma, un diluvio universale: sei milioni in fuga dal caos

Florida, ordine di evacuazione per un residente su quattro Il governatore: «Minaccia mortale dal mare, scappate tutti»

Irma si avvicina minacciosamente e il governatore della Florida lancia allarmi sempre più pressanti ai suoi concittadini perché si mettano in salvo dalla furia dell'uragano finché sono in tempo. La minaccia è mortale, ha ripetuto Rick Scott in un appello lanciato dal Centro emergenze della Florida, con sede nella capitale Tallahassee. «Le acque potranno salire di livello fino a 4 metri e mezzo nelle zone costiere colpite dalla tempesta - ha spiegato il governatore del Sunshine State -, mentre è sufficiente un innalzamento di 2-3 metri per mettere a rischio la vita delle persone».

Per questo, ha aggiunto Scott, ho disposto l'evacuazione di altre 700mila persone in aree a rischio sulla costa occidentale della Florida, quella che guarda verso il Golfo del Messico. Così diventano 6,3 milioni i residenti della Florida che hanno ricevuto l'ordine di abbandonare le loro case prima di oggi, quando le violente raffiche di Irma cominceranno a investire lo Stato: significa un residente su quattro. Per quanti non potranno mettersi in salvo, sono già pronti a entrare in azione i reparti speciali dell'esercito.

Sebbene la potenza dell'uragano sia leggermente diminuita nelle ultime ore, sono attesi fino a 50 centimetri di pioggia sulla Florida, un evento definito di per se stesso «catastrofico», con punte di 60 centimetri sulle isole Keys all'estremo sud. Da qui sono fuggiti quasi tutti i residenti, obbedendo all'ordine di evacuazione. Ma hanno deciso di fare eccezione i dieci membri dello staff che si occupa della gestione della casa-museo di Ernest Hemingway, dove lo scrittore visse e lavorò per una decina di anni. La casa, che risale al 1851, ha resistito a numerosi uragani in tutti questi anni, ma uno potente come Irma non l'ha mai conosciuto. La stessa nipote di Hemingway, Mariel, ha dichiarato che preferirebbe vedere l'anziana custode 72enne e i suoi collaboratori «salire in auto con i 52 gatti discendenti di quelli che teneva mio nonno e mettersi in salvo», ma non sembra aver ottenuto ascolto.

Sono intanto già cominciati a verificarsi i primi blackout dovuti alle forti piogge che battono la Florida, con decine di migliaia di utenze tagliate. Le compagnie fornitrici hanno stimato che fino a 9 milioni di persone potranno rimanere senza corrente elettrica in conseguenza dell'uragano.

Nel frattempo, dopo i pesantissimi danni inflitti prima alle Piccole Antille (dove sono morte più di venti persone), e poi sulle isole maggiori di Porto Rico e Hispaniola, è il turno di Cuba a subire la violenza di uno degli uragani più potenti della storia recente della regione. Sulla più grande isola del Caribe soffiano raffiche fino a 200 chilometri orari, e sono state evacuate dalle loro abitazioni circa 700mila persone (la cifra comprende 51mila turisti stranieri in vacanza sui cayos al largo della costa).

Tra le province più colpite c'è quella meridionale di Ciego de Avila, dove arrivano onde altre fino a 7 metri, mentre si attende con preoccupazione l'arrivo della tempesta anche nella capitale L'Avana. Qui anche il famoso Malecon, la spettacolare passeggiata a mare degli habaneros, sarà certamente inondato e si prevede che le acque sospinte dal vento fortissimo si inoltreranno in terraferma fino a mezzo chilometro.

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