Politica

Meloni: "C'è un'offensiva contro l'Italia. Saccheggio è iniziato nel 2011"

Giorgia Meloni fa sapere che inserire il salva-Stati tra gli strumenti per contrastare l’emergenza è molto pericoloso anche con condizioni "leggere"

Meloni: "C'è un'offensiva contro l'Italia. Saccheggio è iniziato nel 2011"

Nel weekend di Pasqua la politica prende tempo per chiarirsi le idee. Giorgia Meloni, che le idee le ha ben chiare in testa, approfitta, invece, per lanciare un appello. "Fratelli d’Italia sostiene che la crisi sanitaria, sociale ed economica che si sta abbattendo su di noi debba essere affrontata con strumenti straordinari, non con il Mes, dal quale invece sarebbe utile riprendere le ingenti risorse versate".

Meloni, in un post su Facebook, mette in chiaro alcuni punti sulla questione europea. Su quanto nei prossimi giorni si dirà circa il Mes e quelle misure da mettere in campo per sostenere l’economia comunitaria ora in crisi. La preoccupazione di molti, non solo nel centrodestra, è che qualcuno in Europa stia gettando le basi per una offensiva alla nostra nazione, per finire l’opera di saccheggio iniziata con il golpe finanziario del 2011. Scrive la leader di Fratelli d’Italia: "Vorrei provare oggi, con l’animo positivo proprio di un giorno come questo, a tornare sul tema che ci ha pesantemente diviso nei giorni scorsi per spiegare il mio punto di vista sul fondo salva-Stati. Voglio lasciare agli atti l’ammonimento che sto scrivendo".

Perché qui la vera e importante questione non è chi avrà la meglio di fronte all’opinione pubblica tra Giuseppe Conte (che sostiene che il Mes firmato dal governo Monti è responsabilità del precedente governo di centrodestra) e Giorgia Meloni (che rivendica di non aver mai votato quel pessimo trattato), ma chi avrà la meglio tra l’Italia e coloro che vogliono metterla in ginocchio.

Meloni fa sapere che inserire il meccanismo europeo di stabilità tra gli strumenti per combattere la crisi coronavirus è molto pericoloso per noi, anche con condizioni teoricamente "leggere" per le spese sanitarie. "Anche se l’attuale maggioranza volesse, in buona fede, non accedere mai questo accordo potrebbe facilmente essere costretta a farlo con semplici operazioni a livello europeo: allentamento del bazooka della Bce o inadeguatezza del teorizzato Fondo per la ripresa. Portando così a una situazione nella quale il Mes (con rigorosissime condizionalità) diventerebbe l’unico strumento a disposizione dell’Italia per fronteggiare la crisi economica, con tutto ciò che questo comporta".

Sono scenari che abbiamo già visto in passato nelle dinamiche europee con le logiche di pacchetto sistematicamente disattese: non preoccuparti cara Italia, intanto firma qui, poi facciamo pure quell’altra cosa che chiedi tu. "E puntualmente prendiamo la fregatura". Per questo Fratelli d’Italia sostiene che la crisi che si sta abbattendo su di noi debba essere affrontata con strumenti straordinari, non con il Mes.

"Abbiamo suonato la campana per avvertire che ci sono i nemici alle porte, ci hanno detto che facciamo troppo baccano. E allora approfittiamo della Pasqua per provarlo a dire in modo più pacato: lor signori del governo, con il Mes consegnate le chiavi della città agli assalitori. Non è una grande strategia per opporsi a un assedio, a meno che non si abbia un accordo con gli assedianti. Noi difenderemo comunque le mura dai nemici, qualunque cosa accada, come sempre, ma state sbagliando.

Ed è nostro dovere di patrioti dirlo, a gran voce o a voce pacata".

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