Léveillé, l'antidoto alla retorica del superchef

P hilippe Léveillé è un bretone di 56 anni dall'aria vagamente mefistofelica ma dal cuore grande così. Da un paio di decenni abbondanti piroetta nelle cucine di Miramonti l'Altro, a Concesio, nella Val Trompia, che grazie a lui è entrata nei navigatori dei gourmet (ha due stelle, per dire). Da bambino andava a cercare le ostriche con il papà (che lo faceva per lavoro) e proustianamente tutto questo ritorna in piatti come il Cetriolo all'ostrica e caviale, che è uno dei momenti fatidici di un percorso che ha rari paragoni nel panorama italiano per nitidezza, concretezza, antiretorica, assenza di gesti plateali e fini a se stessi.

Léveillé è uno che non disdegna di mettersi in gioco, non sta su una torre d'avorio a guardar tutti con supponenza. Qualche anni fa partecipò in coppia con il collega siciliano Ciccio Sultano a un'edizione di «Pechino Express». Non vinsero, qualcuno nel magico mondo della critica gastronomica storse anche la bocca (ma è un tic professionale), forse la cosa non aggiunse nulla alla carriera di entrambi ma vivaddio l'allegria e lo sprezzo del ridicolo.

Ma chissenefrega, alla fine. La cena da Léveillé è stata un'esperienza memorabile, abbiamo messo un circoletto rosso attorno a quella data nella nostra agenda. Alcuni piatti ci hanno perlustrato gli occhi e il suore: Alice nel giardino delle meraviglie (pittorico e a quadretti), #volevoessereunpomodoro (che è una tartare di gamberi, bufala e gazpacho), l'Anguilla croccante. La brigata è tutta femminile, in sala sono «under 25». Belle cose entrambe.

Carta dei vini ricca e ben composta, con il proscenio dedicato ai vini della zona, vale a dire i Franciacorta.

Elegantemente fané il carrello degli aperitivi dal quale farsi servire un Kyr locale o un Negroni. In sala deliziosa padrona di casa Daniela Piscini, che di Philippe è anche moglie.

Miramonti l'Altro, via Crosette 34, Concesio (Brescia). Tel. 0302751063. Aperto a pranzo e a cena, chiuso il lunedì

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