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L'Anpi paragona la Shoah ai migranti: "I centri di accoglienza come i lager nazisti"

Amelia Narciso non esita a paragonare la Shoah alla condizione dei migranti. "È una vergogna dell'Europa che si atteggia a essere culla dell'umanesimo"

L'Anpi paragona la Shoah ai migranti: "I centri di accoglienza come i lager nazisti"

Sanremo - Gli ebrei paragonati ai migranti e i centri di accoglienza ai campi di concentramento. Non ci sono mezzi termini per Amelia Narciso, presidente (temporaneamente autosospesa per motivi elettorali) dell'Anpi di Sanremo, che nella Giornata della Memoria non esita a paragonare la Shoah all'odierna condizione dei migranti in Europa.

"Quello che stiamo vivendo oggi con i profughi - afferma - è un parallelo di quanto avvenuto ottant'anni fa con gli ebrei. In un periodo in cui la gente sta male, vive male, per colpa della precarietà del lavoro e della crisi economica, qual è il responsabile che i governi attuali ci portano a scegliere e sul quale riversare le colpe? Chi è arrivato a rubarci ciò che già non abbiamo come, la casa e il lavoro. Così come nazismo e fascismo hanno fatto leva su questo presupposti, successivamente alla prima guerra mondiale; oggi, la colpa viene riversata sui più poveri ovvero quei profughi che vivono sotto i ponti, che chiedono l'elemosina e danno fastidio". Ma non è tutto. "È una situazione in cui a livello umano non si riesce a fare distinzioni - aggiunge Narciso -. Sono, infatti, tutti: brutti, cattivi e pericolosi. Questa è una vergogna dell'Europa, che si atteggia a essere culla dell'umanità e dell'umanesimo".

L'esponente Anpi - che l'estate scorsa era già balzata agli onori della cronaca per disertato, come Anpi, una commemorazione di partigiani uccisi al confine con la Francia, per il blocco delle frontiere ai migranti voluto dal governo Macron - punta il dito anche contro chi fa finta di non vedere: "Il silenzio della gente di fronte a ciò che accadeva, pur sapendo, ha fatto ben poco per impedirlo", ha detto riferendosi sia alla Shoah che alla condizioni attuale dei migranti. Narciso pone un altro parallelo: "I nostri centri di accoglienza migranti, sono i campi di concentramento del duemila.

Io non sono credente, ma quando sento parlare di fratelli è loro, i migranti, che vedo come tali".

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