L'ansia delle mamme dei bimbi "a rischio": "Cosa succederà adesso ai nostri figli?"

Quando riapriranno le scuole sarà caos: immunodepressi in pericolo di vita

L'ansia delle mamme dei bimbi "a rischio":  "Cosa succederà adesso ai nostri figli?"

Il torrido agosto mette i brividi a migliaia di mamme e papà di bambini immunodepressi. Tra una manciata di settimane riaprono scuole e asili e molti bambini senza vaccinazione potranno liberamente circolare nelle classi. E loro si domandano: cosa succederà a nostri figli che non hanno difese immunitarie? Come faremo a difenderli da batteri e virus che possono stroncare la loro fragile vita? Domande che giriamo al ministro dell'Istruzione che magari potrà fornire mascherine gratuite per frequentare le lezioni.

E in attesa di «suggerimenti creativi» noi diamo voce a chi ha il coraggio di rivendicare il diritto costituzionale dei propri figli alla Salute e all'Istruzione. E dopo la storia di Angela Stella si sono fatte avanti, timidamente, altre mamme di bambini «diversi». Come Tiziana Mayer, mamma di Anastasia, immunodepressa perché trapiantata di fegato all'età di 9 mesi. Ora la bambina ha otto anni ma le sono vietati i vaccini a virus vivi, come varicella, morbillo, parotite, rosolia, malattie che potrebbero danneggiare l'organo trapiantato, tanto da causarne il rigetto, o addirittura la morte.

Anche i genitori di Anastasia, come quelli di Angela Stella, cercano di farle fare una vita il più possibile normale. «Fa nuoto, ma da sola, per non esporla ai contagi scrive Tiziana - al mare, siamo sempre in apprensione e la piscina dell'albergo è permessa solo se non ci sono dentro altri bambini; la portiamo al parco, ma le facciamo la guardia; niente metrò e in treno bisogna adottare precauzioni. Abbiamo scelta la scuola privata, con qualche sacrificio, perché mi avrebbero avvertito in caso di contagio». E infatti arrivò un'epidemia di varicella ma la tempestività dell'informazione è stata fondamentale. «Riuscimmo a farle fare una flebo in ospedale che le evitò il contagio».

Ecco la vita di una bambina senza difese. «La legge Lorenzin ci aveva dato speranza aggiunge la signora Mayer - ma ora c'è molta confusione e ignoranza». E Tiziana racconta un episodio molto significativo. «Quando Matteo Salvini cominciò a parlare di libertà di vaccinarsi, chiamai la sede della Lega e raccontai il mio caso. Chi mi rispose, non trovò nulla di meglio che dirmi: E lei non la faccia stare con bambini che incubano la varicella! come se fosse possibile sapere prima chi sta incubando cosa».

C'è disinformazione in giro. E un clima da caccia alle streghe. Come la minaccia non tanto velata al virologo Roberto Burioni aveva criticato il rinvio dell'obbligo dei vaccini per l'iscrizione a scuola deciso dal Senato come «una pagina infame nella storia della Repubblica». Un commento che non è piaciuto a una mamma no vax che su Facebook ha scritto: «Ho saputo che vai al mare a Rimini, prego di non incontrarti e in cuor mio spero che affoghi! Per ogni lacrima versata, per ogni notte insonne, per ogni discriminazione, per ogni ora tolta ai nostri figli dietro questa guerra... il mio più sonoro vaff!». Dopo il post altri militanti hanno invocato «una spedizione punitiva» contro il virologo.

Ora la Digos di Rimini sta

indagando, e non è esclusa una denuncia per l'autrice del post. Il virologo, da parte sua, si è detto dispiaciuto per la violenza degli attacchi e ha definito «squadristi e un branco di babbei» quelli che lo hanno minacciato.

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