L'appello del Cavaliere: "Votate per la democrazia"

Berlusconi contro l'astensionismo: "Non siate sudditi. Per cambiare le cose dovete andare alle urne". E su Renzi: "Rischia di diventare padrone d'Italia"

L'appello del Cavaliere: "Votate per la democrazia"

«Italiani non siate sudditi. Votate per la democrazia». Silvio Berlusconi assapora il ritorno negli studi Mediaset per una intervista con Barbara D'Urso a Domenica Live. Nel clima rilassato del salotto della conduttrice napoletana si concede al lungo applauso del pubblico, racconta il suo orgoglio di nonno e l'affetto profondo per i suoi nipoti, si concede una barzelletta autoironica. La politica, però, resta al centro dei suoi pensieri, insieme al tentativo di scuotere l'elettorato dal pericolo della disaffezione e dell'astensionismo, possibilità resa ancora più concreta dalla concomitanza del voto con il ponte del 2 giugno.

«Ci sono 26 milioni di persone che hanno deciso di non andare a votare. Se per te tutto va bene puoi stare a casa, ma se vuoi cambiare devi esprimere il voto. Le persone che si sono rassegnate perché pensano che il loro voto non conti sono il 55%. È un disastro. Dovete andare a votare per il vostro interesse, per voi, per i vostri figli. Il voto di domenica è importantissimo. Con il sistema delle primarie le grandi città hanno avuto i peggiori sindaci della loro storia. Occorre rimettere queste città nelle mani di persone capaci. Abbiamo scelto uomini del fare, con vasta esperienza amministrativa e gestionale, è l'unico modo per cambiare le cose».

Berlusconi non nasconde di aver percepito buone sensazioni durante la campagna elettorale e di registrare ancora un grande affetto nei suoi confronti. «È un'emozione piacevole. Purtroppo io sono incandidabile ancora per 3 anni, sono stato messo fuori dalla politica non con le armi della democrazia ma con un uso politico della giustizia. Ma credo che la gente abbia capito la persecuzione a cui sono stato sottoposto. Adesso mi vuole molto più bene di due anni fa. Quando ero al governo trovavo sempre qualcuno che mi faceva la faccia brutta, ora no. Sento un afflato di vicinanza e simpatia, e ciò mi fa pensare di avere ancora un po' di responsabilità rispetto a questo Paese. Sono reduce da una visita in Campania ed è stata una pressione totale di migliaia di persone che mi hanno dimostrato affetto».

Berlusconi si concede una «retrospettiva» sui successi del suo governo, dalla crisi dei rifiuti di Napoli risolta in 58 giorni, al salvataggio di Alitalia, alle case per 30mila abruzzesi colpiti dal terremoto consegnate in quattro mesi. «Il mio gradimento raggiunse il livello record del 75%, a quel punto scattò l'operazione Berlusconi delendum est con l'azione delle procure, del presidente della Repubblica e dello spread». Lo sguardo si sposta poi sul presente, verso «un governo non solo abusivo ma anche illegittimo. Le primarie del Pd sono una farsa, si può fare qualunque broglio, Renzi si è autocatapultato a palazzo Chigi, Il combinato disposto riforme-Italicum rischia di fare sì che Renzi sia padrone del partito, della Camera, dell'Italia. Una situazione del genere non la si può chiamare che regime».

Un primo stop può arrivare dalle Amministrative per le quali i candidati devono farsi carico di problemi concreti a iniziare dalla sicurezza. A Roma «ci sono circa 50 furti di appartamento al giorno.

Occorre rimettere in sesto i vigili di quartiere, i poliziotti di quartiere e i militari nelle periferie. Il Comune è talmente disorganizzato che non risponde più ai problemi dei cittadini. Bisogna invertire la rotta. Serve ascolto e uffici comunali di contatto con il cittadino in tutti i quartieri».

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