Era già successo nei giorni bui del 2012, quando Umberto Bossi fu costretto alle dimissioni dall'inchiesta sull'allora tesoriere del Carroccio Francesco Belsito che arrivò a coinvolgere non solo il cerchio magico del Senatùr ma pure il figlio Renzo. In quell'occasione si era molto discusso sull'opportunità di archiviare definitivamente l'era Bossi e ripartire da zero, scegliendo poi una soluzione meno dolorosa e conservando per il fondatore l'incarico di presidente della Lega. Una scelta dettata non solo dal cuore e dalla riconoscenza - che, si sa, in politica non esiste - ma dal rapporto quasi osmotico tra Bossi e lo zoccolo duro dei militanti che non avrebbero compreso né condiviso una destituzione tout court .
Eppure, passati tre anni e con Matteo Salvini saldamente alla guida del movimento, nel gruppo di vertice del Carroccio la questione si è riproposta di recente. Esattamente lo scorso 19 settembre, quando, in occasione del 74esimo compleanno del Senatùr, Luca Morisi - il guru dei social network di Salvini - ha invitato i vari responsabili della comunicazione ad astenersi dal fare auguri pubblici. La sollecitazione è arrivata anche a molti deputati e senatori, finché il tema non è diventato argomento di discussione nelle stanze che contano a via Bellerio. L'intenzione, infatti, è quella di svecchiare la Lega e sganciarla da un passato sì glorioso ma che ha pure avuto momenti nerissimi (nel 2012 il partito veniva quotato nei sondaggi intorno al 3%). Che per arrivare a questo si debba archiviare l'uomo che la Lega l'ha creata è cosa su cui non tutti sono d'accordo, i vecchi militanti in particolare. E siccome la Lega aprirà la stagione congressuale a breve - tra novembre e dicembre - con il Piemonte e il Veneto che vedono i candidati vicini alla segreteria in affanno si è alla fine preferita la linea morbida. D'altra parte, ai congressi non voteranno i tanti elettori virtuali dei sondaggi conquistati in questi mesi ma il vecchio zoccolo duro della militanza. Inutile, insomma, indispettirlo.
Così, è
finita con Salvini a fare gli auguri via Facebook e Twitter al Senatùr. Che è probabilmente la strada migliore, perché è difficile pensare di costruire un futuro politico di un partito senza riuscire ad accettarne il passato.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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