Israele premia le donne. Ma la Boldrini sta con le ong palestinesi

Il Pd le ha appena regalato il seggio blindato. E oggi l'ex presidente della Camera è scesa in campo per difendere le organizzazioni palestinesi

Israele premia le donne. Ma la Boldrini sta con le ong palestinesi

Il giorno in cui per la prima volta nella storia due donne arrivano ai vertici del Mossad, Laura Boldrini, la paladina delle desinenze al femminile, anziché congratularsi con Isreale, lo attacca. Perché lei non sta con le donne, lei sta con la Palestina.

È stato il Mossad ad annunciare l’importante ingresso in due importanti settori dell'agenzia di intelligence, spiegando che le due donne, una indicata come "A", ha assunto il comando di Direttore dell'Autorithy dell'intelligence e l'altra, "K" è stata messa a capo del Desk Iran. Entrambe - da tempo all'interno dell'organizzazione - ricoprono ruoli molto delicati: "A" è responsabile della formulazione del quadro complessivo strategico dell'intelligence, incluso il programma nucleare iraniano, il terrorismo globale e la normalizzazione con il mondo arabo. "K" come responsabile del desk Iran sovrintende la strategia del Mossad in rapporto a tutti gli aspetti della minaccia iraniana. Il direttore dell'Agenzia David Barnea ha sottolineato che "molte donne servono in tutti i ruoli delle operazioni" dell'Agenzia "con talento, professionalità ed energia”.

Per chi dice di lottare ogni giorno per il riconoscimento del ruolo delle donne dovrebbe essere questo primo passo motivo di giubilo, invece anche oggi Laura Boldrini ne approfitta per colpire Israele. Esprimendo invece solidarietà alle sei organizzazioni palestinesi accusate di terrorismo, su cui l’esercito israeliano ha meso i sigilli. "Questa operazione militare assume dunque le sembianze di un vero e proprio attacco, ingiustificabile nella scelta e brutale nelle modalità. La comunità internazionale si attivi per interrompere da subito questo accanimento che ormai perdura da mesi. La lotta al terrorismo è cosa ben diversa dalla persecuzione di organizzazioni non governative che si impegnano per difendere la vita e i diritti delle persone" ha tuonato oggi Laura Boldrini.

E lo fa in piena campagna elettorale, risultato tra l’altro l’unica voce del Partito Democartico a prendere posizione sulla vicenda. Pd che ha riconfermato Boldrini in un posto blindato in parlamento, candidandola capolista in Toscana. Mentre ha escluso dalle liste Pietro Grasso, presidente del Senato quando lei lo era della Camera, ma ha anche messo Lele Fiano, riconosciuto rappresentante della comunità ebraica, in posizione difficilmente eleggibile (ma senza escluderlo del tutto, per non far indorgere la comunità).

Eppure gia in passato Laura Boldirini aveva preso posizione a favore di queste organizzazioni facendo scoppiare un caso diplomatico con l’ambasciata israeliana in Italia. L’ex presidente della Camera qualche mese fa aveva invitato a parlare di diritti umani a Montecitorio, davanti al Comitato della Camera sui diritti umani da lei presieduto, i rappresentanti di due di queste Ong. Che erano già state definite ufficialmente dal ministro della Difesa israeliano Benny Gantz come organizzazioni terroristiche che "spalleggiano il “Fronte popolare per la liberazione della Palestina” (Fplp), nella lista nera della Ue e degli Usa per terrorismo":

L’ambasciata israeliana scrisse immediatamente allo Stato italiano dicendosi "sconvolta dall'invito fatto a terroristi e organizzazioni terroristiche a parlare di diritti umani alla Camera dei deputati". L'Ambasciata spiegò che il rppresentante invitato sdalla Boldrini "ha rappresentato in tribunale Samer Arbid, un terrorista palestinese che lavorava in quell'organizzazione e che ha ucciso in modo crudele e disumano Rina Shnerb, una giovane donna israeliana innocente il cui unico crimine era la sua identità ebraica".

L'invito, scrisse lo Stato d’Israele, "è un riconoscimento per il terrorismo e contrasta completamente con l'aspettativa dell'intera comunità internazionale di dissuadere e impedire alle organizzazioni terroristiche di operare dall'interno di strutture civili e di impedire che qualunque forma di finanziamento finisca nelle mani delle organizzazioni terroristiche".

Da quale parte stia la Boldrini, tra Israele e Palestina, lo sanno tutti, anche il Pd.

Sarebbe utile che anche il Pd, che accusa gli altri di fascismo, dicesse da che parte sta.

Mentre, insieme alla Boldrini, offre il seggio sicuro ad altri democratici che non riconoscono lo stato

di Israele, come Raffaele La Regina, lo stagista di Provenzano capolista in Basilicata che in un tweet del 10 dicembre 2020 scriveva: "In che cosa credete di piu: legittimità dello Stato di Israele, alieni al mollato di Mauairedd?”.

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