L'avviso di Berlusconi: "L'alleanza reggerà ma ognuno al suo posto"

E Marchini apre a Bertolaso: avrà un ruolo forte in giunta La Lorenzin boicotta l'imprenditore dopo l'accordo col Cav

L'avviso di Berlusconi: "L'alleanza reggerà ma ognuno al suo posto"

«L'alleanza regge e reggerà anche se ognuno deve stare al proprio posto». Berlusconi, arrivato a Roma ieri per fare il punto con alcuni big del partito, non cita mai Salvini ma il riferimento all'alleato è chiaro e netto. Si capisce fin troppo bene che il Cavaliere non apprezza il capo della Lega quando si autoproclama leader del centrodestra. Cosa che, nelle ultime settimane, accade spesso. A Palazzo Grazioli, dove incontra i capigruppo Renato Brunetta e Paolo Romani più altri parlamentari azzurri, il Cavaliere non nasconde un certo fastidio per la sorta di opa ostile lanciata dal Carroccio. Tuttavia, con «spirito costruttivo», ribadisce la linea del partito: «Il perimetro dell'alleanza di centrodestra è quello e non cambia. Fratelli d'Italia e Lega sono nostri alleati storici e rimarranno tali». Lo sfregio di Roma, con la scelta di appoggiare Marchini, non deve minare la solidità della coalizione. «Sono contento e soddisfatto delle scelte fatte dappertutto - dice ai suoi -. Possiamo vincere dappertutto e io sarò al fianco di tutti i nostri candidati in egual misura». Milano, quindi, ma anche Roma e Napoli. Anche se non c'è ancora nulla di definito, Berlusconi dovrebbe quindi apparire presto accanto a Marchini per dare una mano in campagna elettorale. Fonti azzurre raccontano che in questi giorni si sta lavorando all'organizzazione di una grande manifestazione con il Cavaliere per lanciare la «squadra azzurra». Domenica prossima il Cavaliere sarà al teatro Manzoni di Milano assieme a Stefano Parisi e poi, la settimana successiva, dovrebbe tornare nella Capitale per un evento accanto ad Alfio. Poi, sarà la volta di Napoli per sostenere Gianni Lettieri.

Intanto Marchini conferma che in squadra avrà Bertolaso: «Se presenterò la giunta prima delle elezioni? Sicuramente sì - giura -. Bertolaso in giunta? Sì, ci sarà una unità di crisi permanente su misura per lui. Avrà un ruolo forte». Chi invece adesso storce il naso è Beatrice Lorenzin (Ncd). Da sempre schierata con Marchini, ora che con Alfio ci sono pure Storace e Berlusconi, le è venuto il mal di pancia. A lei, ormai più renziana di Renzi seppur un tempo forzista, di stare col Cavaliere non va più e chiede un confronto politico a Marchini. Il quale, invece, dovrebbe attirare i consensi di molti dalemiani desiderosi di fare lo sgambetto a Giachetti. Tra questi, il consigliere Paolo Masini. Ma non è il solo.

Berlusconi, invece, oltre a cementare l'attuale alleanza al netto dei graffi dell'alleato leghista, sprona i suoi a darsi da fare nella campagna per il «no» al referendum sulle riforme costituzionali. Sarà la sua «campagna d'autunno»: quella determinante per la sfida a Renzi. «So che molti mettono in giro voci su una riedizione del patto del Nazareno. Niente di più falso. Noi siamo convintamente all'opposizione e alternativi a Renzi e al renzismo».

E ancora: «In questa battaglia le nostre posizioni potranno in parte coincidere con alcune forze della sinistra e del Movimento 5 Stelle. È importante però non confondere le nostre posizioni con le loro. Noi siamo diversi e siamo moderati».

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