Venne il bikini. Poi apparve, clamoroso, il topless nel senso vedo nudo, cioè a metà, con visioni strazianti di seni non più a coppa ma a flute di champagne, il famoso calice amaro.
Ora Fradegrada Valentina lancia l'upside down, che sarebbe il due pezzi, o meglio il reggipetto, messo al contrario. La suddetta è una modella bergamasca, vanta un numero incredibile di followers, pari, si mormora, a oltre seicentomila, ha un fisico da sballo, è campionessa italiana di wushu kung fu, roba marziale da tenersi a distanza. Questo non c'entra, come il suo hobby per il canto e la frequentazione, già datata, di un rapper famoso. La Valentina, durante una gita barcarola, ha deciso di affrontare il sole e l'abbronzatura mettendo al contrario la parte alta del suo due pezzi e voilà è venuto fuori il colpo che fa tendenza, il mondo di instagram non illustra altro, la moda fa il giro delle famiglie e arriva a una azienda, la Cantik australiana di Sidney, che ha firmato il capo e ne ha fatto un must del mercato estivo.
Ne è venuta fuori una coppia di seni ben stretti ed esplosivi, la soluzione è bella fresca per le più giovani normalmente dotate, da evitare le coppe misura 1, tipo ciliegia, o quella boccacesca («aveva un paio di poppe che parean due ceston da letame» novella di Frate Cipolla, nel Decamerone), gli elastici tirerebbero oltremodo ma date un'occhiata a spiagge e piscine e capirete che il bikini rovesciato ha preso piede, anzi seno.
Così come è bastato a Gareth Southgate, ex calciatore inglese e oggi allenatore della nazionale dei tre leoni, indossare un waistcoat, che per noi del sud Europa sarebbe il panciotto, rinominato gilet (dal francese Gilles, maschera di teatro che portava una giacca senza maniche o dal turco yekek, pensate un po' che giro ha fatto l'indumento) e le vendite, negli empori del Regno e nel resto del continente, sono raddoppiate, il popolo davanti ai televisori e presente negli stadi del mondiale russo, ha riscoperto il profumo antico, un capo che apparteneva a certi dandy con orologio e catena appresso, finestrato, a fiori, di raso o stoffa pesante, comunque il segno diverso, di chi vuole distinguersi, può essere un cow boy, un cantante, un rapper, un gentiluomo, Winston Churchill o Adriano Celentano ma il gilet è una cosa diversa, anche raffinata a prescindere, come mister Southgate insegna, signorilmente in panchina, a bordo campo, come se si trovasse a una riunione dei soci azionisti della Barclays, a differenza di alcuni suoi sodali coperti da tatuaggi orribili, pelle di serpente, braccia sottratte ad altri
mestieri. L'eleganza sta nel gesto e nel gusto, senza necessariamente essere bizzarra ma originale sì. Insomma le donne si rispogliano, gli uomini si riaddobbano, l'estate sta arrivando, prepariamoci al meglio. O al peggio.
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