"Una follia". La crisi di governo innescata dal partito guidato da Matteo Renzi potrebbe provocare "danni enormi". Ne è certo l'ex premier Enrico Letta che in un'intervista al Corriere della Sera ha commentato il nuovo scenario aperto da Italia Viva, che "ci fa fare nel mondo la figura del solito Paese inaffidabile, pizza, spaghetti, mandolino".
A detta di Letta, non sarebbero state le azioni (o meglio la mancanza di azioni) del premier Giuseppe Conte a scatenare Matteo Renzi. Già lo scorso anno, infatti, il leader di Iv "stava facendo cadere il governo Conte e la crisi fu impedita dall’arrivo del Covid a Codogno. Questa è la storia, la dimostrazione del fatto che le sue critiche al Recovery sono strumentali". Ma allora quale sarebbe il motivo che ha indotto Renzi a scatenare una crisi dell'esecutivo, proprio in un momento difficile come quello che sta affrontando l'Italia in piena pandemia? "Per cambiare il quadro politico e provare ad avere un ruolo che gli consenta di riesistere- risponde Letta- Per farlo ha bisogno di uscire da una logica di centrosinistra". Un comportamento definito "folle", che indica una mancanza di responsabilità da parte di chi, essendo stato presidente del Consiglio, dovrebbe averne più degli altri. E i danni provocati da questa crisi saranno "enormi", ribadisce Enrico Letta: "Tutte le energie dovrebbero essere concentrate su come contrastare la terza ondata e affrontare le vaccinazioni e un governo in crisi non è in grado di rispondere al meglio a queste esigenze".
L'ex premier si mostra d'accordo con il comportamento di Conte, che "ha fatto bene a sfidare Renzi", perché "la politica non è una sceneggiata napoletana. Nel momento in cui decidi di rompere è finita". La stessa cosa vale per i rapporti col Pd. Ora, il prossimo passo sarà "un passaggio alle Camere, il Parlamento è sovrano e deciderà", ma la possibilità di un Conte ter è all'orizzonte: "Conte è il capo del governo e non può che essere lui a guidare l’Italia in questo anno, non vedo come possa essergli impedito", sostiene Enrico Letta. In questo momento, "la questione principale è come gestire la pandemia, la crisi economica, le vaccinazioni, il Recovery", situazioni che non possono essere gestite da un governo in crisi. Per questo, "oggi c’è bisogno di un governo di straordinario impegno e penso sia interesse anche delle opposizioni". In caso contrario, uno dei rischi potrebbe essere la perdita di fiducia da parte dell'Europa, che potrebbe influenzare l'arrivo degli oltre 200 miliardi stanziati per affrontare la pandemia: "La crisi è una scelta irresponsabile, contro gli interessi del Paese".
Per questo, è necessario risolvere la crisi "il più rapidamente possibile e la cosa più semplice è che Conte vada in Aula a verificare se c’è una maggioranza. I giochetti politici devono essere messi da parte. Quello che sta facendo Renzi è solo il frutto di interesse politico, come sostiene il 73% degli italiani". Al contrario, riferisce Letta, "solo il 10% degli italiani pensa stia facendo una cosa intelligente".
Ora, "bisogna gestire il futuro", in un'Italia gravemente colpita dalla pandemia di Covid-19 e per farlo "serve un governo forte e netto. Cadere nelle elezioni fa parte della logica delle cose e questo Paese non può permettersi mesi di crisi senza soluzione".
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