Libero il secondo stupratore: "Pentita di averli denunciati"

Scarcerato un 19enne, pochi giorni fa era toccato al complice. L'ira della vittima. Scontro Di Maio-Anm

Libero il secondo stupratore: "Pentita di averli denunciati"

La vittima ci metterà anni a dimenticare. Due dei tre stupratori di San Giorgio a Cremano, invece, ci hanno messo pochissimo a uscire di prigione.

Il Tribunale del Riesame di Napoli ha infatti disposto la scarcerazione del diciannovenne Antonio Cozzolino, uno dei presunti aggressori della giovane, che aveva denunciato di essere stata violentata nel vano di un ascensore della stazione Circumvesuviana il 6 marzo. Appena una settimana fa la stessa sorte era toccata al diciottenne Alessandro Sbrescia, indagato per lo stesso caso.

«Sono delusa e amareggiata - ha commentato la vittima - soprattutto perché non riesco a comprendere come sia possibile prendere una decisione del genere, che mi fa solo pensare che non sono stata creduta nel mio racconto. Eppure ho raccontato per ore prima alla polizia e poi al pm quello che è successo. Se avessi saputo che andava a finire così non avrei denunciato».

I legali dei tre indagati avevano presentato il ricorso separatamente e in momenti diversi.

La visita medica fatta alla ragazza aveva confermato che aveva subito violenza. Il referto, infatti, parlava di «assenza di consensualità». Per gli inquirenti la ragazza era stata abusata e nella sua mente era scattato l'effetto «freezing», un fenomeno naturale messo in moto dal cervello che rende la vittima incapace di reagire.

«È una vergogna - interviene il ministro del Lavoro, Luigi Di Maio -. Non possiamo nemmeno immaginare come si sia sentita e come si senta ancora oggi la ragazza dopo quel terribile episodio. L'impatto psicologico deve essere stato devastante e chi dovrebbe pagare viene rimesso in libertà? Io una cosa del genere non posso accettarla. Non la accetto da essere umano. Ho sentito nei giorni scorso la mamma della giovane ed è ovviamente distrutta anche lei. Come si può? È evidente che c'è qualcosa che non va in questo Paese». «Chi compie uno stupro, per quanto mi riguarda, deve passare il resto dei suoi giorni in carcere - aggiunge -. Ognuno ha diritto di difendersi, lo prevede il nostro ordinamento giuridico, ma chi è accusato di violenza sessuale contro una donna deve poterlo fare dal carcere». Ma la replica della Giunta Esecutiva Centrale dell'ANM non si è fatta attendere. «La decisione del Tribunale del Riesame è stata commentata dal Ministro Di Maio con dichiarazioni lesive delle prerogative della magistratura - si legge nella nota - oltre che non opportune per le modalità e i toni e piuttosto sbrigative perché esprimono una valutazione affrettata su un dispositivo di un provvedimento senza attenderne le motivazioni e perché attribuiscono all'azione dell'Autorità Giudiziaria, in modo inaccettabile oltre che incomprensibile, effetti distorsivi presenti nel nostro Paese».

«I meccanismi processuali sono fatti di regole e scansioni temporali precise e rigorose che i magistrati applicano in modo rigoroso - conclude -. Ogni valutazione affrettata dei provvedimenti dei magistrati delegittimano la magistratura».

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