L'ordinanza di Speranza illegittima? "Ecco perché non poteva firmarla"

Augusta Montaruli di Fratelli d'Italia critica Roberto Speranza per la chiusura degli impianti sciistici a 12 ore dalla ripartenza ufficiale

L'ordinanza di Speranza illegittima? "Ecco perché non poteva firmarla"

Il blocco della stagione sciistica a poche ore dall'apertura sta facendo ancora molto discutere. La rabbia degli operatori di settore è tanta, tutto era pronto per la ripartenza, che ora slitta al 5 marzo. Ieri pomeriggio il Comitato tecnico scientifico si era esposto, evidenziando come in Italia la situazione sia in peggioramento, il che non è compatibile con la riapertura degli impianti. Le nuove varianti preoccupano il Cts, i contagi in risalita anche e così il ministro Roberto Speranza nella serata di ieri ha firmato l'ordinanza. Una decisione impopolare, che ricalca il modus operandi sbagliato a cui il governo Conte ha abituato il Paese nei mesi precedenti, che si pensava fosse stato superato con il nuovo esecutivo.

Augusta Montaruli, deputata di Fratelli d'Italia, non ci sta e con un comunicato si unisce al coro di quelli che non accettano le decisioni dell'ultimo minuto a discapito degli italiani: "Ritengo sia illegittima l’ordinanza con cui Speranza ha richiuso gli impianti sciistici a meno di 12 ore dalla loro riapertura, mettendo fine alla stagione di migliaia di lavoratori. Il ministro Speranza non può infatti con ordinanza derogare un atto del Presidente del consiglio e andare oltre la legge". La deputata entra nello specifico per argomentare ulteriormente il suo dissenso rispetto all'operato di Roberto Speranza: "Non c'è nessuna legge né alcun dpcm che sta dando fondamento giuridico all’ordinanza con cui Speranza da’ il colpo di grazia definitivo al mondo della montagna. Nella stessa ordinanza infatti si osserva 'nelle more di un dpcm', una vera e propria ammissione di colpa. La nuova chiusura ritenuta urgente inoltre non è supportata da alcun dato o considerazioni scientifiche specifiche".

L'ultimo report valido è quello di venerdì, redatto dall'ISS. In tanti si sono chiesti il motivo per il quale sia stato necessario aspettare domenica in tarda serata per bloccare la stagione, ormai in via definitiva visto che si va incontro alla primavera. Se la situazione è davvero così preoccupante e per precauzione si sconsiglia la ripresa dell'attività sciistica, perché non comunicarlo subito dopo la ricezione del report? Questa è una delle domande più frequenti. Il Cts si è espresso nel pomeriggio di domenica, rimettendo però qualunque decisione in mano al governo e alla politica.

Il ministro Speranza si è, quindi, assunto la responsabilità della chiusura: "Non basta un suggerimento di cautela del CTS a permettere la chiusura di attività economiche, ledendo il diritto al lavoro costituzionalmente garantito. Il governo Draghi inizia non solo in totale continuità con quello precedente per quanto riguarda Ministri e provvedimenti ma anche dimostrando totale incuranza dei diritti dei cittadini".

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