Lui muore in un incidente, la moglie sparisce. Il giallo della ex coppia «felice» in Valtellina

L'uomo schiacciato dal camion su cui lavorava. E della donna si è persa ogni traccia

Lui muore in un incidente, la moglie sparisce. Il giallo della ex coppia «felice» in Valtellina

Lui muore, in un giorno festivo, lavorando per un'«emergenza». E lei, la moglie moldava, la seconda, sparita nel nulla.

Si fa sempre più torbido il mistero sulla fine di Nicola Pontiggia, 55enne padre di due figlie, residente a Regoledo, frazione di Cosio Valtellino, trovato senza vita sotto al camion con cui lavorava da anni nel piazzale della ditta Castelli a Morbegno, quel giorno chiusa per ferie. La data era quella della commemorazione dei defunti. Cinque anni di matrimonio, Svetlana Balica, 44 anni, e un sorriso radioso non è andata al funerale: qualcuno racconta che fosse «evaporata» un paio di giorni prima della tragica fine del marito. «Mi ha lasciato», avrebbe confidato a un amico la vittima un paio di giorni prima della «disgrazia».

Un giallo su cui indagano i carabinieri di Sondrio, coordinati dalla Procura. Perché di questa donna si è persa ogni traccia. Sono trascorse oltre due settimane dalla tragedia, all'apparenza accidentale. Ma anche tanto anomala, almeno nei particolari.

La riparazione per la quale era stato chiamato il meccanico non sarebbe stata così urgente, soprattutto lascia perplessi la serie di imprudenze commesse da un uomo così scrupoloso ed esperto. Oltre alle presunte fatalità. A cominciare da dove si trovasse il camion: parcheggiato sul piazzale, in discesa, la marcia in folle, senza freno a mano, bloccato con un semplice legno alle gomme e non con i cunei che dovrebbero sostenere un mezzo così pesante. Pontiggia è rimasto schiacciato mentre si trovava sotto il pianale, con la testa infilata tra le ruote. Ultima persona- almeno che si sappia- a incontrare sua moglie, il 31 ottobre, sembra sia stata la titolare di una lavanderia del paese dove la donna aveva portato alcuni capi. Non li ha mai più ritirati, così come non ha mai più telefonato a nessuno. Né alla sua famiglia in Moldavia, tantomeno alla sorella che abita a Brescia. Le verifiche degli investigatori innescano ulteriori dubbi: la moldava, dal momento della drammatica fine del marito, forse addirittura già un paio di giorni prima, non avrebbe mai utilizzato il telefonino e neppure bancomat o carte di credito.

A lanciare l'allarme- come scrive il sito internet del Corriere della Sera- sarebbero statti proprio i parenti della moldava. «Anche mettendo in conto dissapori, non si spiega questo prolungato silenzio. Qualsiasi cosa sia successa tra loro non ci importa, vogliamo solo sapere dove si trova Svetlana», chiedono i famigliari che hanno contatto la loro l'ambasciata in Italia.

I carabinierri stanno cercando tra i «flash» delle telecamere di videosorveglianza della

zona alla ricerca di una traccia. Un input che possa indirizzarli. La solita marcia a ritroso per andare avanti. Per scoprire se vi fosse qualche mistero sinistro in questa coppia che a tutti sembrava felice. Persino troppo.

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